lunedì 29 luglio 2019

Piccole Cose #1

Visto che ho voglia di scrivere molte cose, che spunti non ne mancano, ma non riesco proprio ad avere la concentrazione di mettermi giù a farlo, ne approfitto per lanciare i post delle Piccole Cose.

Tante volte mi capita, nei posti più improbabili, di notare piccole cose che mi colpiscono. E proprio perché sono "piccole"... queste cose si finisce per dimenticarle.
Mi piacerebbe riuscire a scriverle qui. Almeno qualcuna. Ricordarmi che quel giorno a quell'ora, sono stato testimone di questo semplice avvenimento che però in qualche modo mi ha segnato la giornata...

E allora inauguriamo la rubrica di oggi...

Lunedì mattina intorno alle 12, esco dal Conad dopo aver fatto la spesa. C'è un bel sole e un'aria insolitamente non-afosa per questi giorni estivi, così me ne vado bello sorridente... fino a che incrocio questo gigante, con una gran barbona con diversi fili bianchi, palestratissimo. Immaginatevi un Davos Seaworth di Game of Thrones più grosso, o un Hopper di Stranger Things con i muscoli invece del lardo.
E niente, questo inizia a fischiettare (con discreta potenza, anche!) il tema di C'era una volta il West, di Ennio Morricone.
Ed è stato davvero bello!
Mi sono addirittura fermato ad ascoltarlo. Poi lui in pochi passi è entrato nel palazzo dove evidentemente abita, e l'ultimo ricordo che ho è l'eco del suo fischio mentre il portone sbatte alle sue spalle...


mercoledì 17 aprile 2019

Finestrino abbassato, brezza sui capelli


"Where are you now?"

Voglio approfittare e scrivere ora, ora che sento che quella cosa c'è ancora ma non è più ingombrante come prima. Un po' come un amico seduto al tuo fianco nel retro di una macchina, e non come un dalmata gigante che ti si spalma in braccio sul divano.

Finché ho questa cosa ancora viva dentro me, vorrei dire che ancora oggi ti penso tutti i giorni, che ancora oggi mi vengono in mente ricordi che credevo dimenticati di me e te insieme (il giro in macchina per le strade di campagna di notte dopo il cinema, con i piccoli gufetti fermi in mezzo alla strada?), che ancora credo che tu sia quella a cui penserò per sempre. E che ti sarò per sempre, per sempre grato per tutto quello che mi hai lasciato, perché mi hai fatto superare gli scogli più difficili della mia vita che ora sono base salda e conquistata per il mio nuovo presente.

Ora che sto ripartendo, ora che sto ricominciando davvero una nuova storia, mi domando se sia giusto scrivere tutto questo. Non voglio che sembri che non sto dando una chance a questa nuova vita. 
Lo sto facendo, ci credo con tutto me stesso. Sentire il cuore che pulsa ancora, sentire qualcuna che mi fa essere di nuovo quel me stesso che non esisteva più da anni, se non nei ricordi con te. 
A proposito, "me stesso"... come sei cambiato, dopo tutto questo tempo!

Ma sono inesperto: è la prima volta in vita mia che mi porto dietro un bagaglio così denso e così forte. Sono molti mesi che ho provato ad andare avanti in modo differente, dapprima combattendo con tutto quello che avevo, poi cercando di conviverci. 

Non ho ancora capito qual è il modo migliore, ma forse questo è il momento migliore: quando è solo un amico seduto sul retro della macchina, che, forse, ad un certo punto, scenderà. Forse, ogni tanto torni a scambiarci due chiacchiere nel tragitto.
Nel frattempo, chissà dove va la macchina.

venerdì 22 febbraio 2019

Civil War

L'Emozione è come un elefante.
Può succede di tutto, ma si ricorderà sempre come si fa.
L'Emozione è come lo stomaco per il dessert. 
C'è sempre spazio, anche se sei davvero pieno dal resto della cena. 

Poi c'è il Pensare. 
Vagamente più imprenditoriale, che pensa sempre ai suoi comodi.
Il più classico Ebenezer Scrooge, che cerca sempre di risparmiare. 

Quando non si remano contro, è quanto di più vicino a vedere in lontananza un lieto fine.

martedì 29 gennaio 2019

1, 2, 3...

È tanto tempo che penso di scrivere qualcosa qui, ma le cose hanno preso una svolta decisamente bella e impegnativa, per cui arrivo a una certa ora che sono stanco, che sono fuori casa, o che non riesco ad avere il giusto stato d'animo per mettermi a scrivere. Non che voglia scrivere niente di particolare: solo questo vorrei fare, scrivere.

Per esempio, ho notato che il blog ha passato addirittura l'undicesimo anno di vita e nessuno lo ha festeggiato! Non solo: il 2018 è stato l'anno con più post dal 2008, e insomma, diciamolo, erano altri tempi, altra testa, altro approccio alle cose e proprio modi diversi di scrivere... ma è una cosa che mi ha fatto pensare.

Mi ha fatto pensare a tutti i cambiamenti che mi hanno portato a tornare qui. Riportare le mie sensazioni a me stesso davanti ad uno schermo, riflettere di nuovo su me stesso come non facevo da tempo.

È stato un anno brutto. Essere depressi a 29 anni non è affatto come esserlo a 19.
A essere onesti, mi manca l'amore.
E mi spiace di non essere riuscito a sistemare le cose.
Capisco che delle volte bisogna lasciar andare, ma mi dispiace che sia stato questo il caso.
Credo che prendermi cura di una persona in particolare sia veramente la mia dimensione.

Che poi non è obbligatorio, stare con una persona per stare bene. Eppure quando passi tanto tempo in una relazione, ti sembra sia così. E con una persona sempre vicino, anche solo vicina con il pensiero - tu puoi pensare sempre a lei, sai che lei starà pensando a te - non ti senti mai solo.
Quando tutto è finito, in qualche modo mi sono trovato completamente perso in questa disarmante solitudine, come se non esistessero altri modi per non sentirsi soli.
Come tormentarsi restando fermi a fissare uno specchio nero.

Arrivano anche quelle persone che ti dicono che è solo la tristezza, che devi solo elaborare, che i momenti brutti ci sono sempre, che tu sia con qualcuno o no. Di questo sono perfettamente consapevole, anzi, ricordo bene. Eppure quando le persone mi dicono queste cose mi domando loro che relazioni abbiano (avuto).

L'amore è un cocktail di sensazioni: alcune bellissime come le suddette, il condividere esperienze, costruire un rapporto giorno dopo giorno... ma comprende anche tante sfaccettature di odio, il non sopportare piccole cose dell'altro, i fastidi, la stanchezza. È un tutt'uno, inscindibile, e vale sempre la pena.
E non esiste qualcosa che possa anche solo avvicinarsi a tutto questo.
Quindi sì, lo so che i momenti brutti ci sono sempre, ma sceglierei sempre di viverli con un'altra persona.

E ora devo smetterla di cercare costantemente, ovunque, un'altra persona.
Focalizzarmi sugli altri cambiamenti nella mia vita, nuovi impieghi e sfide, nuove case e nuove passioni, vecchi amici e ritorni "sfidanti".
Mettere al primo posto me invece che un'altra persona. Chissà se ne sono mai stato capace.
Cancellare l'abitudine di pensare sempre solo a una persona prima di andare a dormire.
Quel pensiero sereno, porto sicuro, dove addormentarmi.

... vabbè, mi sa che riparto dal contare le pecorelle. 😂

domenica 23 dicembre 2018

Con un giubbotto di pelle




Mi piace pensare
A come ti rincorrerei sotto la pioggia
Fermandoti prima che tu possa chiudere la portiera della tua auto
Sarei felice in ogni caso.

venerdì 30 novembre 2018

Dietro l'angolo

Ecco perché in realtà conviene sempre andare avanti.
Perché delle volte, le cose belle sono veramente dietro l'angolo. Anche se fino a prima di girarlo non avevi il minimo sentore di quello che stava per succedere, di lì a girarlo!

domenica 18 novembre 2018

307

Tra tutte le persone al mondo, chi inviteresti a cena?
Hai mai pensato a come morirai?
Ti piacerebbe essere famoso? Perché?
Quali cose hai in comune con una persona a cui stai pensando ora?
Prima di fare una telefonata, ti capita mai di provare da solo quello che dovrai dire al telefono?
Se potessi cambiare qualcosa nella maniera in cui i tuoi genitori ti hanno cresciuto, cosa cambieresti?
Com'è il tuo giorno perfetto?
Sapresti raccontare dettagliatamente la storia della tua vita in quattro minuti?
Quando è stata l'ultima volta che hai cantato da solo? E in compagnia?
Potendo scegliere di svegliarti domattina con una nuova qualità o abilità, quale sceglieresti?
Se potessi vivere fino ai novant'anni, gli ultimi sessanta preferiresti viverli mantenendo il corpo oppure la testa di un trentenne?
Qual è la cosa della tua vita che ti gratifica di più?

Che cosa vorresti condividere con qualcuno?
Quando è stata l'ultima volta che hai pianto di fronte a qualcuno? E da solo?
Esiste qualcosa su cui non si dovrebbe poter scherzare?
Mettiamo il caso morissi stanotte, c'è qualcosa che rimpiangeresti di non aver detto a qualcuno?
Mettiamo il caso la tua casa prendesse fuoco e tu possa solo portare fuori una cosa. Cosa salveresti, e perché?
Qual è la persona della tua famiglia per cui soffriresti di più, se dovesse morire?

Se avessi una sfera di cristallo per scoprire qualcosa su te stesso o sul tuo futuro, cosa vorresti sapere?
Qual è il tuo ricordo più bello?
Cosa significa l'amore per te?
Hai qualche sogno nel cassetto? Perché non hai ancora provato a realizzarlo?
Qual è il tuo ricordo più brutto?
Che rapporto hai con la tua famiglia? Pensi di aver avuto una bella infanzia?
Qual è la cosa più bella o il risultato più importante che hai ottenuto nella tua vita?
Se sapessi che tra un anno morirai, cosa cambieresti della tua vita?
Hai un buon rapporto con tua mamma?
Nell'amicizia, secondo te, cosa conta di più?
Cos'è l'amicizia, secondo te?

lunedì 5 novembre 2018

Going somewhere



And you start breaking down
'Cos you're under the strain
And you jump on a fast train

domenica 4 novembre 2018

Rosso, verde, bianco



Ricordi di freddo e bellezza, con sguardi che nascondono intere storie.
Alienarsi a casa propria, ma sapere che casa propria resta il posto dove si è più amati.

venerdì 2 novembre 2018

Luce verde

Comunque è veramente difficile girare pagina.
A volte la metafora è davvero calzante, perché se ci pensi, se svuoti le azioni del peso che possono avere emotivamente o mentalmente, prendere delle scelte può essere veramente facile come prendere il bordo di un pezzetto di carta e sollevarlo verso l'alto.

Poi nella vita reale in realtà è più come se tu dovessi girare la pagina senza le mani, ma solo soffiando.
Mentre sulla pagina è appoggiato un bel bicchierone pieno d'acqua.
E comunque tu sei girato dall'altra parte.
Con qualcuno che ogni tanto, a buffo, decide di spostarti proprio il libro da un'altra parte...