OK, via ad un altro test musicale, mentre ha inizio un bel periodo intenso dei miei!
Dovrei sceglierne solo una... in tutti i casi è stato improponibile... in altri impossibile!
Comunque queste valgono... per ora!
1)QUELLA CHE VORRESTI AVER SCRITTO TU:
Pink Floyd - Wish You Were Here
Ludovico Einaudi - Nuvole Bianche
2) QUELLA CHE VORRESTI FOSSE STATA SCRITTA PER TE:
Iron Maiden - Hallowed Be Thy Name
Ludovico Einaudi - Nuvole Bianche
3) QUELLA CHE TI FA VENIRE IN MENTE LA TUA INFANZIA:
Franco Battiato - Bandiera Bianca
4) QUELLA CHE RIASSUME LA TUA ADOLESCENZA:
Anathema - The Silent Enigma (Orchestral)
5) QUELLA CHE TI FA VENIRE IN MENTE UN EX "AMANTE":
Sonata Arctica - Tallulah
6) QUELLA CON CUI VORRESTI SVEGLIARTI:
Dan Gibson - New England Spring
7) QUELLA CHE VORRESTI PER UN TRAMONTO:
Blackmore's Night - Memmingen
8 ) QUELLA DA SUONARE CON GLI AMICI SULLA SPIAGGIA:
??? - La Gioia
9) QUELLA CHE TI FA VENIRE VOGLIA DI BALLARE:
Skyclad - Swords Of A Thousand Men
(Danze pagane, sia chiaro, non ballo altro!)
10) QUELLA CHE NON VUOI SENTIRE MAI PIU':
Non esiste
11) QUELLA CHE ODIAVI MA ADESSO AMI:
Opeth - Windowpane
12) QUELLA CHE VORRESTI AL TUO MATRIMONIO:
Non saprei, devo scegliere che tipo di matrimonio sia... ahah!
13) QUELLA CHE VORRESTI AL TUO FUNERALE:
Dream Theater - The Spirit Carries On
Queen - The Show Must Go On
14) QUELLA CHE DESCRIVE PERFETTAMENTE UN MOMENTO DELLA TUA VITA:
Bruce Dickinson - Tears Of The Dragon
15) QUELLA CHE TI PIACE NELLA COLLEZIONE DEI TUOI GENITORI:
Ho assimilato la collezione dei miei genitori!
16) QUELLA CHE PIACE AI TUOI GENITORI NELLA TUA COLLEZIONE:
Porcupine Tree - Dark Matter
17) QUELLA CHE NON CONOSCERESTI SE NON FOSSE PER UN TUO AMICO:
Demons & Wizards - Fiddler On The Green
18 ) QUELLA CHE TI FA VENIRE IN MENTE LA PRIMA COTTA:
Jethro Tull - Locomotive Breath
19) QUELLA CHE TI FA PENSARE AL SESSO:
Sigur Rós - Njósnavélin
(Non è che mi fa pensare al sesso dai, mica sono un maiale fissato)
20) QUELLA CHE TI FA PENSARE ALLA SOLITUDINE:
Anathema - Inner Silence
21) QUELLA PER QUANDO SEI INCAZZATO:
Opeth - Heir Apparent
Eluveitie - Your Gaulish War
22) QUELLA CON IL MIGLIOR FINALE:
King Crimson - Starless
23) QUELLA CON IL MIGLIOR INIZIO:
Blind Guardian - Mirror Mirror
24) QUELLA CHE PIU' TI ESTRANIA DALLA REALTA':
Banco del Mutuo Soccorso - Il Giardino del Mago
25) QUELLA PIU' TRISTE:
Anathema - Flying
26) QUELLA CHE TI FA SENTIRE FICO:
Rainbow - Long Live Rock 'n' Roll
27) QUELLA PIU' BRUTTA CHE HAI IN CASA:
Zlad! - Elektronik Supersonik
(AHAHAHAH leggendaria)
28 ) LA MIGLIORE DI UNA COLONNA SONORA:
John Williams - Imperial March
29) LA MIGLIORE COVER:
Blind Guardian - Mr. Sandman
30) LA MIGLIORE DA SENTIRE IN VIAGGIO:
Queen - Tie Your Mother Down
31) QUELLA PER USCIRE CON GLI AMICI E FARE BARACCA:
Deep Purple - Highway Star
34) QUELLA CHE TI METTE ADDOSSO OTTIMISMO:
Anathema - Everything
35) QUELLA CHE FA PIU' PAURA AL BUIO:
Porcupine Tree - Message From A Self Destructing Turnip
36) QUELLA DA CANTARE SOTTO LA DOCCIA:
Iron Maiden - The Trooper (!!!)
37) QUELLA PER LA TUA CITTA':
Antonello Venditti - Roma, Roma!
38 ) QUELLA CON IL MIGLIOR DUETTO:
Notre-Dame de Paris - Bella (OK è un trietto però)
39) QUELLA CON IL TESTO PIU' ORIGINALE:
Dio - Don't Talk To Strangers
Novembre - Verne
40) QUELLA CON IL TESTO PIU' BELLO CHE HAI MAI SENTITO:
Solo una non si può... per ottimismo:
Andi Deris - Free
Mägo de Oz - Desde Mi Cielo
41) QUELLA SU CUI FARE L'AMORE:
Pink Floyd - Dark Side of the Moon (album = tutta una canzone)
giovedì 19 giugno 2008
venerdì 6 giugno 2008
Te e Me (Parte 3)
(Come i più sagaci di voi avranno osservato, qui sopra c'è scritto Parte 3: questo perché prima ci sono anche Parte 1 e Parte 2, che ritrovate poco più in basso. Vi suggerisco davvero di leggere i tre post in ordine!)
Il mondo è troppo più di quello che ci appare davanti agli occhi.
Ti affacci alla finestra e senti il vento. Sì, va bene, forse c'è anche una spiegazione scientifica, per il vento. Ma quanto è bello sentire aria fresca sul viso? Ti toglie quasi il fiato.
C'è un aggettivo che voglia dire "La Sensazione Che Uno Prova Quando Esce Sul Balcone Di Casa Che Sta Schioppando Di Caldo E Gli Arriva In Faccia Inaspettatamente Una Ventata Fresca Che Gli Toglie Il Fiato"? No, non c'è, devi viverlo e basta.
In questo momento, per esempio, sto scrivendo con la finestra di camera mia aperta. E' appena entrata una ventata di aria fresca. Mi sono girato verso la finestra, e fuori c'è il sole.
Come al solito c'è qualche bambino che sghignazza e che gioca a palla, magari chiama il papà o chi sta giocando con lui in quel momento. Qualche bambina che gira per il cortile con la sua bella mini biciclettina a cui magari sono appena state tolte le due rotelline più piccole.
E poi vedo degli alberi, il prato, del verde che ondeggia.
Lì mi appare del verde.
Posso chiamarlo in un modo, se voglio.
Ma dietro quel verde quante cose ci sono?
Quanto sono dovute crescere, quelle piante, prima di arrivarmi davanti così?
Quanto pesano sulla mia esistenza quelle foglie? Niente, o poco più, giusto il fatto che mi fanno respirare.
Ma il semplice fatto che ondeggino al vento, che si spostino un po' così, che ci sia quel leggero fruscìo... io lo sento perché ci sono. Ma andranno comunque avanti a farlo anche se non ci sarò.
Come continueranno a essere verdi anche se non ci sarò.
Come continueranno a far provare quello che sto provando io anche ad altri, se altri vorranno essere tanto... non so... tanto [qualcosa] da volerci arrivare, o da poterci arrivare.
(Sì, poterci, credo che non basti volerci arrivare, è un percorso che ognuno deve fare passo dopo passo)
Ma questa cosa non vale solo con le foglie. Vale con QUALSIASI COSA. Qualunque cosa che abbiamo davanti fa quello che fa per qualcosa che sappiamo ma che magari siamo troppi pigri per pensare, e qualunque cosa che abbiamo davanti è così per motivi che neanche possiamo immaginare.
QUESTO mi piace.
QUESTO voglio provare a fare.
Vedere l'essenza di qualcosa di grande in tante piccole cose.
SENTIRE l'essenza delle foglie e sapere che è l'essenza di qualcos'altro, in tutto quello che ci circonda.
NON voglio limitazioni sulla mia mente. Voglio poter sentire tutto il resto.
Anche noi stessi.
Non so, forse mi sono spinto troppo oltre.
Sono arrivato a pensare che noi non siamo "la nostra mente", come di solito pensiamo.
Noi siamo VITA, siamo una forza che manda avanti l'universo.
Siamo pura ESSENZA.
Siamo pura VITALITA'.
La nostra mente è quello che ci previene dal vedere questo, casomai.
Ragazzi! Non avrei mai creduto di essere in grado di scrivere cose come queste!
Non sono diventato matto.
E non sono neanche diventato Sacerdote di una qualche strana setta.
Forse già domani, a rileggere queste cose, mi vergognerò anche più di un po' per essermi aperto così tanto.
Però ora sono contento, e lo scrivo.
Sono contento, sto cambiando, ecco.
Le cose vanno bene.
Oggi ho avuto la prova concreta che non bisogna essere depressi per scrivere belle cose!
Horizons!
Il mondo è troppo più di quello che ci appare davanti agli occhi.
Ti affacci alla finestra e senti il vento. Sì, va bene, forse c'è anche una spiegazione scientifica, per il vento. Ma quanto è bello sentire aria fresca sul viso? Ti toglie quasi il fiato.
C'è un aggettivo che voglia dire "La Sensazione Che Uno Prova Quando Esce Sul Balcone Di Casa Che Sta Schioppando Di Caldo E Gli Arriva In Faccia Inaspettatamente Una Ventata Fresca Che Gli Toglie Il Fiato"? No, non c'è, devi viverlo e basta.
In questo momento, per esempio, sto scrivendo con la finestra di camera mia aperta. E' appena entrata una ventata di aria fresca. Mi sono girato verso la finestra, e fuori c'è il sole.
Come al solito c'è qualche bambino che sghignazza e che gioca a palla, magari chiama il papà o chi sta giocando con lui in quel momento. Qualche bambina che gira per il cortile con la sua bella mini biciclettina a cui magari sono appena state tolte le due rotelline più piccole.
E poi vedo degli alberi, il prato, del verde che ondeggia.
Lì mi appare del verde.
Posso chiamarlo in un modo, se voglio.
Ma dietro quel verde quante cose ci sono?
Quanto sono dovute crescere, quelle piante, prima di arrivarmi davanti così?
Quanto pesano sulla mia esistenza quelle foglie? Niente, o poco più, giusto il fatto che mi fanno respirare.
Ma il semplice fatto che ondeggino al vento, che si spostino un po' così, che ci sia quel leggero fruscìo... io lo sento perché ci sono. Ma andranno comunque avanti a farlo anche se non ci sarò.
Come continueranno a essere verdi anche se non ci sarò.
Come continueranno a far provare quello che sto provando io anche ad altri, se altri vorranno essere tanto... non so... tanto [qualcosa] da volerci arrivare, o da poterci arrivare.
(Sì, poterci, credo che non basti volerci arrivare, è un percorso che ognuno deve fare passo dopo passo)
Ma questa cosa non vale solo con le foglie. Vale con QUALSIASI COSA. Qualunque cosa che abbiamo davanti fa quello che fa per qualcosa che sappiamo ma che magari siamo troppi pigri per pensare, e qualunque cosa che abbiamo davanti è così per motivi che neanche possiamo immaginare.
QUESTO mi piace.
QUESTO voglio provare a fare.
Vedere l'essenza di qualcosa di grande in tante piccole cose.
SENTIRE l'essenza delle foglie e sapere che è l'essenza di qualcos'altro, in tutto quello che ci circonda.
NON voglio limitazioni sulla mia mente. Voglio poter sentire tutto il resto.
Anche noi stessi.
Non so, forse mi sono spinto troppo oltre.
Sono arrivato a pensare che noi non siamo "la nostra mente", come di solito pensiamo.
Noi siamo VITA, siamo una forza che manda avanti l'universo.
Siamo pura ESSENZA.
Siamo pura VITALITA'.
La nostra mente è quello che ci previene dal vedere questo, casomai.
Ragazzi! Non avrei mai creduto di essere in grado di scrivere cose come queste!
Non sono diventato matto.
E non sono neanche diventato Sacerdote di una qualche strana setta.
Forse già domani, a rileggere queste cose, mi vergognerò anche più di un po' per essermi aperto così tanto.
Però ora sono contento, e lo scrivo.
Sono contento, sto cambiando, ecco.
Le cose vanno bene.
Oggi ho avuto la prova concreta che non bisogna essere depressi per scrivere belle cose!
Horizons!
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giovedì 5 giugno 2008
Nuovi Orizzonti (Parte 2)
(Prima di leggervi la Parte 2, sarebbe conveniente leggere la Parte 1, che sta qui sotto!)
Non sono mai stato una persona particolarmente spirituale.
Ultimamente però, lo potete vedere dall'ultimo post che ho fatto, credo che qualcosa stia cambiando.
Mi piace, cambiare.
Sì, insomma, il concetto del cambiare.
Lo vedo un po' come una ventata fresca quando apri la finestra di una stanza che è rimasta chiusa per un po' troppo tempo.
Cambiare è dire: "OK, ti piace come hai vissuto fino ad ora? Bene, adesso senza che continui a vivere in un modo che hai già vissuto, che magari ti annoi, perché non cominciamo a vedere qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso?"
Sì, certo, c'è il rischio che quello che trovi non ti piaccia come quello che hai lasciato. Ma cosa importa? Quello che hai lasciato è passato. Lo hai amato finché ci è stato.
Forse, se fosse durato di più, anche quello che hai amato ti sarebbe venuto a noia, e ora non conserveresti di quella cosa neanche un semplice ricordo piacevole.
E poi, se il "nuovo" non ti piace, puoi sempre aspettare che le cose... cambino ancora.
Non suona anche più bello, ora?
Cambiare! Cambiare! Cambiare!
Eh, a me sì...
Sì, suona più bello, suona diverso, perché penso che le parole assumano significati diversi per ognuno a seconda di come vive e a seconda di come vede le cose.
Un po' come la Quercia del post di ieri. Cavolo, quel ragionamento mi ha veramente toccato nel profondo. Ora non riesco neanche a dire "Quercia" senza provare un brivido. Non perché sia la parola "Quercia", ma per quello che sono arrivato a sentire grazie alla parola "Quercia".
Auguro a tutti voi di poter provare questa strana ma piacevole sensazione, prima o poi...
Stupide parole!
E' strano come siamo tutti abituati a dare un nome alle cose, a chiamarle così o cosà.
Ci dimentichiamo che le parole coprono un significato, non una cosa. E le parole cambiano senso e significato a seconda di come noi le capiamo, o a seconda di come gli altri le capiscono.
Cosa vuol dire? Vuol dire che la verità che ognuno associa dietro a una parola è diversa per ognuno. Spesso.
Forse è per questo che è così difficile esprimere quello che si prova usando le parole.
Forse è per questo che quando dici o quando scrivi cose importanti, qualcuno non ti capisce. E vorresti che ti capissero, non per te, ma per loro, perché se ti capissero vorrebbe dire che avrebbero fatto le esperienze che hai fatto tu, che hanno provato le cose che hai provato tu, che sanno quello che hai sentito.
E tu vorresti augurare davvero a tutti, prima o poi, di arrivare a capire quella strana sensazione che ti senti più o meno nella parte sinistra del petto...
La verità è che "classificare" è "ridurre", sistemare le cose in categorie non ha mai portato a niente di buono. Solo limitazioni. Perché uno deve voler limitare qualcosa? Soltanto per fare ordine nella propria testa. Ma perché "limitare" e "ordinare" devono concordare?
Sto mettendo tanta carne sul fuoco. Tutto questo con Ommadawn di Mike Oldfield in sottofondo! Continuerò questi pensieri in un altro momento.
Ma i cambiamenti non si fermano qui.
Trovo che "Imaginations From The Other Side" sia un nome e un titolo troppo violento per quello che sta diventando il blog, quello che sto scrivendo nel blog e quello che sto diventando io.
Quindi da oggi si cambierà in... Horizons.
Anche qui c'è un sottile collegamento musicale...
(Svarioni temporali che manco Squadra Rossa VS Squadra Blu...)
Non sono mai stato una persona particolarmente spirituale.
Ultimamente però, lo potete vedere dall'ultimo post che ho fatto, credo che qualcosa stia cambiando.
Mi piace, cambiare.
Sì, insomma, il concetto del cambiare.
Lo vedo un po' come una ventata fresca quando apri la finestra di una stanza che è rimasta chiusa per un po' troppo tempo.
Cambiare è dire: "OK, ti piace come hai vissuto fino ad ora? Bene, adesso senza che continui a vivere in un modo che hai già vissuto, che magari ti annoi, perché non cominciamo a vedere qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso?"
Sì, certo, c'è il rischio che quello che trovi non ti piaccia come quello che hai lasciato. Ma cosa importa? Quello che hai lasciato è passato. Lo hai amato finché ci è stato.
Forse, se fosse durato di più, anche quello che hai amato ti sarebbe venuto a noia, e ora non conserveresti di quella cosa neanche un semplice ricordo piacevole.
E poi, se il "nuovo" non ti piace, puoi sempre aspettare che le cose... cambino ancora.
Non suona anche più bello, ora?
Cambiare! Cambiare! Cambiare!
Eh, a me sì...
Sì, suona più bello, suona diverso, perché penso che le parole assumano significati diversi per ognuno a seconda di come vive e a seconda di come vede le cose.
Un po' come la Quercia del post di ieri. Cavolo, quel ragionamento mi ha veramente toccato nel profondo. Ora non riesco neanche a dire "Quercia" senza provare un brivido. Non perché sia la parola "Quercia", ma per quello che sono arrivato a sentire grazie alla parola "Quercia".
Auguro a tutti voi di poter provare questa strana ma piacevole sensazione, prima o poi...
Stupide parole!
E' strano come siamo tutti abituati a dare un nome alle cose, a chiamarle così o cosà.
Ci dimentichiamo che le parole coprono un significato, non una cosa. E le parole cambiano senso e significato a seconda di come noi le capiamo, o a seconda di come gli altri le capiscono.
Cosa vuol dire? Vuol dire che la verità che ognuno associa dietro a una parola è diversa per ognuno. Spesso.
Forse è per questo che è così difficile esprimere quello che si prova usando le parole.
Forse è per questo che quando dici o quando scrivi cose importanti, qualcuno non ti capisce. E vorresti che ti capissero, non per te, ma per loro, perché se ti capissero vorrebbe dire che avrebbero fatto le esperienze che hai fatto tu, che hanno provato le cose che hai provato tu, che sanno quello che hai sentito.
E tu vorresti augurare davvero a tutti, prima o poi, di arrivare a capire quella strana sensazione che ti senti più o meno nella parte sinistra del petto...
La verità è che "classificare" è "ridurre", sistemare le cose in categorie non ha mai portato a niente di buono. Solo limitazioni. Perché uno deve voler limitare qualcosa? Soltanto per fare ordine nella propria testa. Ma perché "limitare" e "ordinare" devono concordare?
Sto mettendo tanta carne sul fuoco. Tutto questo con Ommadawn di Mike Oldfield in sottofondo! Continuerò questi pensieri in un altro momento.
Ma i cambiamenti non si fermano qui.
Trovo che "Imaginations From The Other Side" sia un nome e un titolo troppo violento per quello che sta diventando il blog, quello che sto scrivendo nel blog e quello che sto diventando io.
Quindi da oggi si cambierà in... Horizons.
Anche qui c'è un sottile collegamento musicale...
(Svarioni temporali che manco Squadra Rossa VS Squadra Blu...)
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mercoledì 4 giugno 2008
Albero e Foglia (Parte 1)
Se un bambino ti chiedesse:
"Che albero è quello?"
Una delle migliori risposte da dare,
secondo me,
per esempio,
è:
"Quell'albero è chiamato Quercia."
Perché non è una Quercia.
Sì,
magari l'albero è chiamato Quercia,
ma non è "una Quercia".
"Quercia" è soltanto una parola.
E quell'albero
è molto più di una parola.
It's deeper.
(Se vi riesce più facile, immaginate il concetto...
mostrando una foto di una persona a cui volete bene
a qualcuno che non la conosce.)
"Che albero è quello?"
Una delle migliori risposte da dare,
secondo me,
per esempio,
è:
"Quell'albero è chiamato Quercia."
Perché non è una Quercia.
Sì,
magari l'albero è chiamato Quercia,
ma non è "una Quercia".
"Quercia" è soltanto una parola.
E quell'albero
è molto più di una parola.
It's deeper.
(Se vi riesce più facile, immaginate il concetto...
mostrando una foto di una persona a cui volete bene
a qualcuno che non la conosce.)
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domenica 25 maggio 2008
In vista della Torre?
Le cose più importanti sono le più difficili da dire.
Sono quelle di cui ci si vergogna, poiché le parole le immiseriscono.
Le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori.
Ma è più che questo, vero?
Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il nostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via.
E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano,
senza capire affatto quello che avete detto,
senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate.
Questa è la cosa peggiore, secondo me.
Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
(Stephen King, Stagioni Diverse, L'Autunno dell'Innocenza)
Sono quelle di cui ci si vergogna, poiché le parole le immiseriscono.
Le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori.
Ma è più che questo, vero?
Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il nostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via.
E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano,
senza capire affatto quello che avete detto,
senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate.
Questa è la cosa peggiore, secondo me.
Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
(Stephen King, Stagioni Diverse, L'Autunno dell'Innocenza)
giovedì 24 aprile 2008
Esopo Reloaded (1)
La Farfalla e il Verme.
C'era una volta una bellissima ma altrettanto vanitosa farfalla, che soleva fare sfoggio della propria bellezza senza curarsi di offendere i sentimenti altrui.
Un giorno ella incontrò lungo il suo cammino un povero verme di terra e decise di farsi beffe della sua condizione.
"Ah, ah, lurido lombrico, strisciante mangiaterra, viscido anellide privo di ali e incapace di levare quella sottospecie di muso da terra!" disse la farfalla.
Il verme così rispose:
"Un giorno anch'io farò un bozzolo, mi trasformerò e mi leverò alto nel cielo!"
Ma la farfalla lo raggelò:
"No, guarda che quelli sono i bruchi, non i lombrichi."
"Ah, scusa" disse vergognoso il lombrico, andandosi volontariamente ad infilare sull'amo di un pescatore per farla finita.
La favola insegna che la storia del brutto anatroccolo è una minchiata.
C'era una volta una bellissima ma altrettanto vanitosa farfalla, che soleva fare sfoggio della propria bellezza senza curarsi di offendere i sentimenti altrui.
Un giorno ella incontrò lungo il suo cammino un povero verme di terra e decise di farsi beffe della sua condizione.
"Ah, ah, lurido lombrico, strisciante mangiaterra, viscido anellide privo di ali e incapace di levare quella sottospecie di muso da terra!" disse la farfalla.
Il verme così rispose:
"Un giorno anch'io farò un bozzolo, mi trasformerò e mi leverò alto nel cielo!"
Ma la farfalla lo raggelò:
"No, guarda che quelli sono i bruchi, non i lombrichi."
"Ah, scusa" disse vergognoso il lombrico, andandosi volontariamente ad infilare sull'amo di un pescatore per farla finita.
La favola insegna che la storia del brutto anatroccolo è una minchiata.
sabato 29 marzo 2008
La Macchina delle Risposte.
Ahora que está todo en silencio
Y que la calma me besa el corazón,
Os quiero decir adiós.
Porque ha llegado la hora
De que andéis el camino ya sin mí.
¡Hay tanto por lo que vivir!
No llores cielo y vuélvete te a enamorar,
Me gustaría volver a verte sonreír.
... Pero mi vida, yo nunca podré olvidarte,
Y sólo el viento sabe
Lo que has sufrido por amarme.
... Hay tantas cosas
Que nunca te dije en vida,
Que eres todo cuanto amo,
Y ahora que ya no estoy junto a ti,
Te cuidaré desde aquí!!
Sé que la culpa os acosa,
Y os susurra al oído "pude hacer más"
No hay nada que reprochar.
Ya no hay demonios
En el fondo del cristal, y sólo bebo
Todos los besos que no te di.
... Pero mi vida, yo nunca podré olvidarte,
Y sólo el viento sabe
Lo que has sufrido por amarme.
Hay tantas cosas
Que nunca te dije en vida,
Que eres todo cuánto amo,
Y ahora que ya no estoy junto a ti,
Te cuidaré desde aquí!!
Vivo cada ves que habláis de mí,
Y muero otra vez si lloraís.
He aprendido al fin a disfrutar,
Y soy feliz.
No llores cielo y vuélvete a enamorar.
Nunca me olvides,
Me tengo que marchar.
... Pero mi vida, yo nunca podré olvidarte,
Y sólo el viento sabe
Lo que has sufrido por amarme.
Hay tantas cosas
Que nunca te dije en vida,
Que eres todo cuanto amo,
Y ahora que ya no estoy junto a ti.
Desde mi cielo os arroparé en la noche,
Y os acunará en los sueños,
Y espantaré todos los miedos.
Desde mi cielo os esperará escribiendo,
No estoy sólo pues me cuidan
La libertad y la Esperanza.
"Yo nunca os olvidaré"
(Mägo de Oz, Desde Mi Cielo)
Y que la calma me besa el corazón,
Os quiero decir adiós.
Porque ha llegado la hora
De que andéis el camino ya sin mí.
¡Hay tanto por lo que vivir!
No llores cielo y vuélvete te a enamorar,
Me gustaría volver a verte sonreír.
... Pero mi vida, yo nunca podré olvidarte,
Y sólo el viento sabe
Lo que has sufrido por amarme.
... Hay tantas cosas
Que nunca te dije en vida,
Que eres todo cuanto amo,
Y ahora que ya no estoy junto a ti,
Te cuidaré desde aquí!!
Sé que la culpa os acosa,
Y os susurra al oído "pude hacer más"
No hay nada que reprochar.
Ya no hay demonios
En el fondo del cristal, y sólo bebo
Todos los besos que no te di.
... Pero mi vida, yo nunca podré olvidarte,
Y sólo el viento sabe
Lo que has sufrido por amarme.
Hay tantas cosas
Que nunca te dije en vida,
Que eres todo cuánto amo,
Y ahora que ya no estoy junto a ti,
Te cuidaré desde aquí!!
Vivo cada ves que habláis de mí,
Y muero otra vez si lloraís.
He aprendido al fin a disfrutar,
Y soy feliz.
No llores cielo y vuélvete a enamorar.
Nunca me olvides,
Me tengo que marchar.
... Pero mi vida, yo nunca podré olvidarte,
Y sólo el viento sabe
Lo que has sufrido por amarme.
Hay tantas cosas
Que nunca te dije en vida,
Que eres todo cuanto amo,
Y ahora que ya no estoy junto a ti.
Desde mi cielo os arroparé en la noche,
Y os acunará en los sueños,
Y espantaré todos los miedos.
Desde mi cielo os esperará escribiendo,
No estoy sólo pues me cuidan
La libertad y la Esperanza.
"Yo nunca os olvidaré"
(Mägo de Oz, Desde Mi Cielo)
Non so in base a cosa uno decide come comportarsi e non ho voglia di pensarci.
Ho sempre visto gli altri in difficoltà, e allora ho pensato che per loro vedere qualcuno sicuro di se' avesse potuto dar loro conforto. Aiutarli. Incoraggiarli.
Sapevano che quando avevano un problema potevano sempre contare su di me.
E io li aiutavo.
Con i miei modi di fare un po' bruschi, un po' buffi, un po' arroganti. Ma di qualcuno che sembra che sappia quello che fa'.
Magari la butto un po' lì in caciara, e ridendo le cose sembrano più facili. Soprattutto se qualcuno ride con te.
Forse sono diventato per gli altri quello che vorrei che qualcuno fosse per me, e in certi momenti me ne rendo conto.
Come mi rendo conto che tutti quei modi di fare, quella personalità che uso, sono così fragili... e così inutili, quando serve. Tutte le certezze sono come i birilli che un giocoliere che sta in equilibrio su uno sgabello lancia in aria, ogni tanto arriva qualcosa che ti da un calcio allo sgabello.
E in quei momenti cosa ti importa di come si atteggia qualcuno?
Basta che qualcuno ci sia e ti regga quando stai per cadere dallo sgabello!
Forse mi sto perdendo qualcosa.
Ho paura di starmi perdendo qualcosa di molto importante.
No, mi sono già perso troppo di troppo importante.
Non è possibile essere sempre forti. Perché lo sono voluto essere?
Non sto dicendo di avere bisogno di un abbraccio. Però in questi momenti mi manca davvero una Guida.
Poco fa... mi hanno dato un bel calcio allo sgabello.
Ma sono contento.
Grazie, Sis.
Perché tutto è arrivato da una serie di strane coincidenze.
E ora le cose sono un po' più chiare.
Come si fa a non credere ai miracoli, se non credi che la vita stessa sia un miracolo?
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lunedì 24 marzo 2008
La Macchina delle Risposte?
Da bambino... ci montavo su
Al cavallo, con la testa in giù...
Galoppavo... senza far rumore
Gli zoccoli di legno che volavano sui fiori
Non sciupavano... i colori.
Stan cantando al mio funerale
Chi mi piange forse non lo sa
Che per anni ho cercato me
E passo dopo passo, con le spine ormai nei piedi,
Tanto stanco...
... stanco...
Io sono arrivato nel Giardino del Mago
Dove dietro ogni ramo, crocifissi ci sono
Gli ideali dell'uomo.
Grandi idee invecchiate, nel Giardino del Mago
Io sto appeso ad un ramo, dentro un quadro che balla
Sotto un chiodo nell'aria
Sono là che ho bisogno di carezze umane più di te.
Sono finito ormai quaggiù
Ogni creatura del Giardino del Mago
Vive tutto il suo tempo dentro a un albero cavo
C'è chi ride, chi geme,
Chi cavalca farfalle,
Chi conosce i futuri,
Chi comanda alle stelle... come un re
...
... Com'è strano oggi il sole.
Non si fa scuro... chissà perché
Forse la sera non verrà
A uccidermi ancorra
Ha avuto pietà... solo ora.
... Per pietà della mia mente che se ne va...
Il giorno... aspetterà
Per me si fermerà un po' di più.
Vedo già... foglie di vetro
Alberi e gnomi corrersi dietro
Torte di fiori, e intorno a me
Leggeri cigni danzano
A che serve poi la realtà?
Coi capelli sciolti al vento
Io dirigo il tempo
Il mio tempo
Là, negli spazi dove morte non ha domini
Dove l'amore varca i confini
E il servo balla con il re
Corona senza vanità
Eterna è la strada che va!
(Banco del Mutuo Soccorso, Il Giardino del Mago)
Al cavallo, con la testa in giù...
Galoppavo... senza far rumore
Gli zoccoli di legno che volavano sui fiori
Non sciupavano... i colori.
Stan cantando al mio funerale
Chi mi piange forse non lo sa
Che per anni ho cercato me
E passo dopo passo, con le spine ormai nei piedi,
Tanto stanco...
... stanco...
Io sono arrivato nel Giardino del Mago
Dove dietro ogni ramo, crocifissi ci sono
Gli ideali dell'uomo.
Grandi idee invecchiate, nel Giardino del Mago
Io sto appeso ad un ramo, dentro un quadro che balla
Sotto un chiodo nell'aria
Sono là che ho bisogno di carezze umane più di te.
(E il tempo va, il tempo va, passa!
E il tempo va, il tempo va, passa e va!
E tu che fai, e tu che fai, e tu?
E tu che fai, e tu che fai, che fai?)
E il tempo va, il tempo va, passa e va!
E tu che fai, e tu che fai, e tu?
E tu che fai, e tu che fai, che fai?)
Sono finito ormai quaggiù
(Ma vieni via, vieni via, vieni via!)
Non posso tornare, resterò(Se resterai, se resterai, che farai?)
Ogni creatura del Giardino del Mago
Vive tutto il suo tempo dentro a un albero cavo
C'è chi ride, chi geme,
Chi cavalca farfalle,
Chi conosce i futuri,
Chi comanda alle stelle... come un re
(Comanda le stelle, comanda le stelle,
Comanda le stelle, comanda le stelle...
Ma chi è che comanda da sé?)
Comanda le stelle, comanda le stelle...
Ma chi è che comanda da sé?)
...
... Com'è strano oggi il sole.
Non si fa scuro... chissà perché
Forse la sera non verrà
A uccidermi ancorra
Ha avuto pietà... solo ora.
... Per pietà della mia mente che se ne va...
Il giorno... aspetterà
Per me si fermerà un po' di più.
Vedo già... foglie di vetro
Alberi e gnomi corrersi dietro
Torte di fiori, e intorno a me
Leggeri cigni danzano
A che serve poi la realtà?
Coi capelli sciolti al vento
Io dirigo il tempo
Il mio tempo
Là, negli spazi dove morte non ha domini
Dove l'amore varca i confini
E il servo balla con il re
Corona senza vanità
Eterna è la strada che va!
(Banco del Mutuo Soccorso, Il Giardino del Mago)
E' così, mi dispiace.
Non credo che quello che mi diciate sia sbagliato.
E' solo che io una volta ho provato qualcosa.
Quando ho cercato di sostituirlo in altri modi, non stavo medicando la ferita.
Ci stavo buttando sopra il sale.
Io devo trovare ancora quella sensazione.
E finché non arriverà, continuerò a vivere così.
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domenica 23 marzo 2008
Silenzio
Vi sentite depressi?
Allora provate a chiudervi in voi stessi, anche solo per un po'.
Aspettate di essere soli in casa, di notte.
Chiudetevi nella vostra stanza. Chiudete la porta a chiave.
Abbassate le persiane. Chiudete gli scuri, se ne avete. Poi chiudete anche le finestre.
Spegnete le luci. Sì, dovete togliere anche gli adesivi fosforescenti...
Provate a sdraiarvi sul vostro letto, magari buttatevi sotto le coperte, al buio più completo.
Silenzio. Ora avete quello che cercate, silenzio più completo, per poter pensare, e per poter rimanere a piangere sui vostri problemi. Era quello che volevate, no?
Eppure se aspettate un po', sentirete il vostro respiro.
Sentirete i battiti del vostro cuore.
Sentirete il vento che soffia leggermente sulle vostre persiane.
E forse sentite la sedia a dondolo di quella vecchia donna ormai rimasta sola che abita proprio sopra di voi.
Nessuno può raggiungere il silenzio. La vita crea i suoi suoni, e crea la sua musica.
Provate a pensare a questo, e forse i vostri problemi vi appariranno sotto un'altra luce.
Allora provate a chiudervi in voi stessi, anche solo per un po'.
Aspettate di essere soli in casa, di notte.
Chiudetevi nella vostra stanza. Chiudete la porta a chiave.
Abbassate le persiane. Chiudete gli scuri, se ne avete. Poi chiudete anche le finestre.
Spegnete le luci. Sì, dovete togliere anche gli adesivi fosforescenti...
Provate a sdraiarvi sul vostro letto, magari buttatevi sotto le coperte, al buio più completo.
Silenzio. Ora avete quello che cercate, silenzio più completo, per poter pensare, e per poter rimanere a piangere sui vostri problemi. Era quello che volevate, no?
Eppure se aspettate un po', sentirete il vostro respiro.
Sentirete i battiti del vostro cuore.
Sentirete il vento che soffia leggermente sulle vostre persiane.
E forse sentite la sedia a dondolo di quella vecchia donna ormai rimasta sola che abita proprio sopra di voi.
Nessuno può raggiungere il silenzio. La vita crea i suoi suoni, e crea la sua musica.
Provate a pensare a questo, e forse i vostri problemi vi appariranno sotto un'altra luce.
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martedì 11 marzo 2008
Note e musicalità
... (e un pizzico di sentimento)
Musica! Quanto è bella? Quanto ti fa provare cose che altrimenti chissà come proveresti? Quanto ti accomuna con persone che neanche conosci? Se invece che di eserciti il mondo fosse pieno di orchestre, gruppi e musicisti, tutto sarebbe una meraviglia!
...
Vedo già i sordi tentare colpi di stato in nome di pace, libertà e giustizia...
Musica! Quanto è bella? Quanto ti fa provare cose che altrimenti chissà come proveresti? Quanto ti accomuna con persone che neanche conosci? Se invece che di eserciti il mondo fosse pieno di orchestre, gruppi e musicisti, tutto sarebbe una meraviglia!
...
Vedo già i sordi tentare colpi di stato in nome di pace, libertà e giustizia...
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