Niente di davvero particolare da dire, forse questo è uno dei pochissimi aggiornamenti del blog senza un vero e proprio senso... per la verità, in senso c'è, ma non è affatto qualcosa di costruito come magari siete abituati.
Volevo solo scrivere qualcosa su questi ultimi giorni. Pazzesco come bastino davvero due finesettimana per aprirti porte che nemmeno pensavi, per farti apprezzare cose che nemmeno credevi, per farti capire cose che ecc, ecc...
Ho visto cose splendide, sono stato con persone belle, mi sono ricordato che un rapporto ha bisogno di attenzioni, di essere curato e coccolato, ma che anche se non succede, basta davvero poco per riprendere da dove ci si era lasciati.
E ho accumulato tantissime cose da raccontare.
Ho capito che mi piace, raccontare cose.
Di scherzi, di organizzazioni fantasma, di personaggi strani che ti inviano SMS bizzarri (dal Dottor Percival Cox a Paulo Coelho), di osservatori sportivi in diretta TV, di conti nobili incontrati per caso... :-)
Mi domando se alcune di queste cose non meritino un post... non ora, comunque, non serve rubare questo spazio gentile :-)
Da qualche parte (credo in un racconto di King) avevo letto che i brutti ricordi sono come straccioni buttati da una parte sul ciglio di una strada. Quando passi, neanche li degni di uno sguardo: ma ad un certo punto preparano il loro fagotto di roba, si mettono in cammino dietro di te, e col tempo, guadagnano terreno.
Adesso non ho più quella sensazione. Mi sono liberato di un brutto peso e con una facilità per me imbarazzante (per la verità: una facilità che assolutamente non è da me) sono subito riuscito a lasciar perdere e a guardare subito al futuro. E di cose piacevoli, in vista, ce ne sono.
Quindi, niente, nessun ragionamento contorto, solo una sensazione mista di benessere, soddisfazione e serenità. Sono un po' stanco :-) e di solito in questo stato non ho voglia di mettermi a scrivere. Mentre adesso, mi piace, invece, che mi sia messo a scrivere cose piacevoli.
Mi fermo, non serve altro... Anzi, forse una cosa c'è.
Volevo ringraziarti ancora. L'ultima volta l'ho fatto a Marzo, credo.
Grazie per quello che hai fatto come per quello che non hai fatto: è bello capire che non potevi essere la persona per me.
Scusami se non ti sembreranno belle parole.
Le belle parole fanno la muffa, quando rimangono troppo in cassaforte.
Nient'altro.
PS
Per la verità due-tre spunti bellini ce li avrei... ma il computer fisso pare morto e sono da un portatile con la tastiera un po' balorda, per cui non riesco a scrivere in scioltezza senza dover tornare indietro a ogni parola per correggere degli errori...
Adesso sto provando a recuperare il fisso. Vediamo!
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