Scrivere è un limite, un dolore, un difetto in più.
Il bello è che dopo averlo fatto, stai malissimo.
Niente è cambiato, tutto rimane al suo posto, tranne i tuoi fottuti capelli.
Pelè non torna in campo.
Il brutto è che scrivi e Pambelè va al tappeto steso da un gringo, un gringo maledetto che è stato dentro per aver picchiato sua madre.
Il bello è che scrivi e continui a sognare la moglie del vicino, sogni di afferrarla per le orecchie e darle una bella ripassata.
Il brutto è che scrivere non ti guarisce dagli impulsi assassini, che rapinare un supermercato rimane il tuo obiettivo impossibile.
Il brutto è che desideri ancora un amore indimenticabile.
Il brutto è che leggi i grandi autori ma solo Bukowski ti rimane.
Il brutto è che un giorno la ragazza carina viene a sapere che scrivi e lo stesso non si lascia scopare da te.
Il brutto è che scrivere serve a tutto quello che tu non vuoi."
(Efraim Medina Reyes)
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