Tutti hanno una meta nella loro vita. Magari ogni tanto la perdono di vista, oppure la cambiano, ma quella meta c'è sempre. Può essere un ideale, un concetto, un oggetto, una persona. Qualunque cosa sia, ci allunghiamo sempre di più e in tutti i modi possibili per raggiungerla.
Immagina la meta come una torre. Lontano da lei come sei, riesci a malapena a vederne la punta. E quindi cominci a incamminarti nella direzione di quella punta. E ti avvii. Ovviamente, da così lontano, vedi soltanto la punta, e non sai che strada dovrai percorrere, per raggiungere la torre.
Se vuoi, questo è anche il bello della ricerca. Raggiungere una meta è come compiere un vero e proprio viaggio. Forse sai le tappe che dovrai attraversare per raggiungerla, però non hai certo idea di quello che troverai lungo la strada, fra le diverse tappe, fino alla fine.
Il viaggio non è mai facile da percorrere. Mai. E se lo è, forse c'è qualcosa di sbagliato. Se non te ne accorgi, peggio per te.
Se il viaggio è troppo difficile, rifletti. Può essere perché alla fine la tua torre sarà qualcosa di così grande da soddisfarti per tanto tempo, oppure può essere il caso di fermarsi, e vedere se sei davvero in grado di compiere quel viaggio.
Il vero problema viene quando arrivi alla tua torre. Arrivi ai suoi piedi, e non vedi porte davanti a te, solo pareti lisce, impossibili da scalare. Guardi un po' più su, e vedi che c'è un'altra strada che devi prendere tornando indietro, un'altra strada in salita, che ti porterà poi ad un ponte che sta più in alto, raggiungibile da un'altra collina.
Noi abbiamo raggiunto la nostra torre, credo. Non so se siamo abbastanza maturi da voler provare ad aprirla. Però l'abbiamo raggiunta... se non fosse che in effetti l'entrata è da un'altra parte. Proprio ora che siamo sotto la meta, ad un passo, dobbiamo ancora allontanarci da lei per riprendere la strada giusta. Quella che ci farà veramente entrare nella torre.
Ma se le cose dovessero cambiare, mentre siamo in cammino? Se la nostra torre, nel frattempo, sparisse... o peggio, se crollasse? Se la nostra meta dovesse cambiare per altri motivi, nel frattempo? Avremmo perso tutto questo tempo e tutto questo cammino per nulla?
Intanto, stringiamo i denti e continuiamo a camminare... perché se dovessimo perderci la torre quando ancora la cerchiamo, sarebbe molto più doloroso.
Vi state per caso chiedendo di che colore è la Torre? ... Eh!
lunedì 18 febbraio 2008
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