Frase del giorno:
"Egocentrico: una persona senza gusto, più interessata a se stessa che a me."
(A. G. Bierce)
Eh, insomma.
Finalmente si ricomincia a parlare della mia scuola.
No, non voglio dire che ora mi metterò a parlare di voti, professori, compagni, e altre cose di questo livello.
Quando dico "si ricomincia a parlare della scuola" intendo proprio a livelli... nazionali! E non scherzo!
Vi prego di leggere fino in fondo, se arrivate fin qua, perché per la prima volta dirò qualcosa di serio, qui.
Purtroppo per me, faccio parte del Liceo Classico Ennio Quirino Visconti.
Non "purtroppo" perché sia una brutta scuola. Anzi, i professori che mi sono capitati sono persone eccezionali. E' l'ambiente, a farmi dire "purtroppo"...
Come locazione, diciamo che è in centro più centro che non si può di Roma. 500 metri di distanza da Piazza Venezia. E la gente che ci gira dentro, troppo spesso è figlia viziata di politici o affini. Ho scoperto che abbiamo anche una Principessa, nella sezione D!
Avevo già avuto modo di conoscere questa realtà qualche tempo fa. A Febbraio dell'anno scorso, per cominciare, quando è successo il fatto di Edoardo. Ah! E' morto un ragazzo del Visconti! Macello totale. Articoli su articoli contro professori, preside e scuola. Non solo in edizioni di Cronaca di Roma, ma anche nazionali.
Queste stesse persone hanno anche cacciato un preside, grazie ai loro magheggi, e ora sono tornati alla carica.
Ma raccontiamo tutto dall'inizio, sarà divertente.
Venerdì prossimo ci sarà un'assemblea studentesca. In quanto il 27 Gennaio è la giornata della Memoria per la Shoah, si voleva dare a quest'assemblea proprio il tema della Memoria.
Altra gente - non dico il partito perché proprio più distaccatamente possibile vorrei parlare - ha detto: "Ehi! Perché nella giornata della Memoria dobbiamo parlare solo di questo? Parliamo anche di altro!"
"Va bene!" gli è stato risposto. "Di cosa?"
"Delle foibe, per esempio! E della strage di Bologna!"
E per farlo, chi invitano?
L'avvocato difensore dei condannati per la commissione di quell'attentato.
La cosa è stata presa con le pinze. Alla fine, il Preside ha detto che la cosa non si poteva fare. E qui è partita la rivolta.
Le solite persone a cui non andava bene hanno fatto cadere qualche lamentela sull'orecchio di parenti e amici, e oggi la cosa è sui giornali di tutta Italia.
Repubblica! Corriere della Sera! Ma anche E Polis, Metro e tanti altri. Edizioni nazionali.
Ora, mi spiegate secondo quale logica un affare interno di scuola deve finire sulle edizioni nazionali di quotidiani?
Ora, io non riesco a capire cosa queste persone abbiano in testa.
Domani si deciderà in Consiglio d'Istituto cosa fare.
Cosa penso io?
Io penso che sia tutto sbagliato.
OK, va bene, capisco quando mi si vuole dire "eh, ma dobbiamo vedere tutte le versioni della cosa e farci una nostra idea! Sarà anche interessante vedere come una persona più informata di noi ha seguito la cosa!"
Amici, la persona in questione ha difeso delle persone (non li chiamo criminali per obiettività) che sono state condannate. Anche lui lo è stato. Fino a prova contraria, quindi, è un delinquente.
Siamo sinceri: quanto obiettivo potrà essere un avvocato? Per sentire "tutte le versioni" invitate uno storico. Un giornalista. Chi vi pare. Ma non l'avvocato difensore dei colpevoli.
Già m'immagino la folla di ragazzini tredicenni incapaci di pensare, che magari la strage di Bologna non sanno manco cos'è (siamo onesti, non penso di saperlo neanch'io, ho solo qualche piccola informazione, ma quanto basta per farmi un'idea senza dover approfondire)... tutti a pendere dalle labbra di questo signore, che magari proprio l'ultimo arrivato non è, che si metterà a riempirgli la testa di loro idee... (censuro l'aggettivo che volevo mettere)
E ora si da battaglia. Sui giornali, dal preside, nelle classi.
Fanno tutti questi bei discorsi sull'oggettività, e invitano uno di parte.
Ormai mi è tristemente chiara una cosa...
Quando parliamo e discutiamo, delle cose più piccole come di politica, non ci interessa per niente raggiungere "la cosa più giusta", "l'oggettività", "la verità", come la si voglia chiamare. Semplicemente vogliamo dimostrare che la nostra idea è quella giusta.
E c'è una grossa differenza, in questo. Nei mezzi, per cominciare. Faziosità neanche tanto ben nascosta...
Destra e sinistra, solo questo conta, e sempre più spesso vedo come persone a prescindere attacchino/difendano idee di destra o sinistra solo perché credono di essere di quel partito...
SVEGLIA, GENTE!
Voi dovete ascoltare e vedere cosa è meglio PER VOI!
Non dovete farvi prendere da questa strana... coscienza comune... per cui quelli di destra devono per forza difendere tutte le idee di destra e quelli di sinistra devono per forza difendere tutte le idee di sinistra...
Ah, e alla domanda che si è fatta "Queste lamentele sono patetiche, se dite così allora invitate anche qualcuno della parte opposta a questo avvocato".
Mi sembra una cosa giusta. Due fazioni che se le danno di santa ragione.
Il punto è che quell'avvocato non ha le qualificazioni per entrare in una scuola.
Stop.
Parlare di politica mi consuma.
E per la faccenda del post precedente, mi sa che la risposta finale è: "sì".
Maledizione!
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