lunedì 13 dicembre 2010

Ispirazione


"Il centro dello spirito di vita di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze, e quindi non c'è gioia più grande che avere un orizzonte in continuo cambiamento, avere un sole nuovo e diverso ogni giorno."

- Chris McCandless.

Come ho scritto un po' di tempo fa, non sono un musicista.
Vorrei tanto esserlo, vorrei tanto avere del talento musicale per "dire in maniera più vera" quello che provo, senza dovermi servire di questi tramite, questi alias che sono le parole.
Questo talento non ce l'ho.
Da un po' di tempo però ho avuto il bel pensiero non di preoccuparmi di cosa mi manca, ma di occuparmi di cosa ho. La musica è qualcosa di bellissimo per me, e qualsiasi due righe in cui possa scriverne semplicemente banalizzerebbero tutto quanto. A ogni modo, è per questo che mi sarebbe piaciuto essere musicista.
Perché so, sento e avverto in maniera devastante gli effetti di quelle note.
Così riesco a passare dalla depressione all'estasi, dall'incertezza a una sicurezza che rasenta l'esagerato.

Ma non è la mia strada. La mia strada è un'altra.
Perché sentivo il "bisogno" di saper comporre qualcosa in musica?
Perché tutti quanti abbiamo la necessità di esprimere quello che proviamo.
Cominciamo a provare a farlo in modi che ci piacciono dal mondo esterno, per poi piano piano trovare il nostro modo.

Siamo tutti un po' dei frigoriferi!
Dentro ci sono tante cose buone, ma non puoi semplicemente buttarcene dentro a caso. Alla lunga, alcune cose scadranno e non saranno più buone, e a un certo punto il frigo sarà semplicemente troppo pieno di roba inutile che nessuno tirerà più fuori. O se qualcuno dovesse tirarla fuori, sarà solo per buttarla via. E senza degnarla di uno sguardo.
Ma è importante che tu tiri fuori qualcosa prima della sua data di scadenza, al momento giusto.
Un'arancia è buona e piena di vitamine. Ma poi quando si ammuffisce, le vitamine le perde e non sei stato in grado di apprezzarle. Peccato, perché ti avrebbero fatto bene.

Quindi, parla.
E se non sei capace di parlare, suona.
E se non sei capace di suonare, disegna.
Se non sei capace di fare nessuna delle suddette cose... apri un blog!

Nessuno dovrà riderne. Non devi avere paura. Perché quello che dirai, suonerai, disegnerai o scriverai, sarai tu. Tu al confronto col mondo. Le prime cose potranno essere goffe, ma aspetta di imparare a gestirti meglio... e vedrai.
Devi condividere quell che senti "qui e ora", perché "domani" sarà già diverso e tu avrai perso un'occasione.

Il blog sta per entrare nel suo quinto anno di vita. Curiosamente, non mi sono mai messo a pensare "perché" questo blog sia diventato tanto importante. Ora penso di avere la risposta. E' un po' il mio modo "bello" di tirare fuori le cose dal frigorifero. E' stato il mio punto di partenza per lasciare un piccolo segno di me "fuori".

Abbiate cura di voi e dei vostri pensieri. Molti post di questo blog hanno una gestazione di giorni, in cui li rileggo e li curo, prima di pubblicarli. Altri sono scritti di getto e neanche riletti. Non è importante.

L'importante è cogliere e sfruttare quel momento di ispirazione, come se si spalancasse all'improvviso una nuova finestra su un panorama mai visto e tu avessi la possibilità di guardare, di affacciarti a descrivere tutte le cose nuove e meravigliose che vedi.

A questo punto entri in una cornice mentale in cui non ti stai più sforzando. Vieni trasportato lungo un certo percorso. Diventa "subconscio", davvero. Come se fossi portato su un fiume.
Sei su un fiume, su una barca senza remi, e tutto quello che puoi fare è fare del tuo meglio per non andare a sbattere contro scogli e rocce, ostacoli che sono cose come le aspettative delle altre persone, i tuoi timori, i soldi, qualsiasi cosa. Tutte cose che non hanno importanza.
E a un certo punto raggiungi la destinazione. L'idea non è cambiata.
Allora sai che è giusto.

Come lo fai, dipende semplicemente da chi sei.
Ma tutti abbiamo un modo per esprimerci. E tutti dobbiamo trovarlo, per essere persone migliori, per sentirci persone soddisfatte, per sentirci esseri viventi e felici.
Quello fisico non è l'unico bisogno di sfogo.

Questo è il modo che ho scelto per essere creativo. Ed è il modo attraverso cui la creatività ha scelto me, un nesso indistruttibile, incambiabile, insostituibile e inalterabile. Ed è un vero e proprio processo di composizione. Non c'è nient'altro che possa fare. E perché io/tu viva la mia/tua vita in modo sereno e soddisfacente, devo/i creare qualcosa. Anche solo scrivere miei pensieri su un blog. Al momento non posso farne a meno.
E se devo stare con qualcuno, questo qualcuno deve capire e avere una visione simile della vita.
Le persone ti considerano un egoista perché metti qualcosa come (di?) "te" davanti ad altre persone, e non capiscono, a meno che non siano musicisti, pittori, scultori, registi, fotografi, poeti o qualcosa del genere.
Niente e nessuno può allontanarti da ciò che ti ispira, ed è molto difficile capirlo, a meno che non si provi la stessa cosa.

Per questo nei mesi scorsi sono stato poco soddisfatto di me.
Se rivedo quello che ho scritto sul blog, era da Marzo che non scrivessi qualcosa di cui essere veramente soddisfatto. E prima di quel post di Marzo bisogna andare ancora più indietro, fino a Gennaio. Un po' pochino per i miei gusti.

Non riuscivo a tornare in questo stato di "ispirazione".
Non so da cosa sia causato, ma penso si possa provare a influenzarlo.
Facendo cose che ci piacciono, stando con persone che amiamo.
Provando nuovi stimoli, che sono nuovi orizzonti. E lo spirito dell'uomo è anche curiosità e avventura.
Non è bello che tutto questo sia anche simile all'idea che ho di "felicità"?
Ecco, adesso sento di essermi davvero sbloccato.
E senti di padroneggiare alla grande quel fiume in piena.
Hai fatto un passo avanti per sentirti una delle persone più forti del mondo.

Grazie.

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