mercoledì 26 ottobre 2016

Sii te stesso... ma anche un po' di tutto

Quando ero più piccolo, e non sapevo né chi ero né chi volevo essere, ero costantemente in cerca di un'identità. La cercavo in ogni spunto, che individuavo, avvicinavo, facevo mio, indossavo, e dopo un po' mettevo da parte, poco convinto. Poteva essere un vestito, una musica, un libro, una bella frase letta su internet. Ma anche un fruscio di foglie o uno sguardo rubato sull'autobus. Qualsiasi cosa in cui potessi identificarmi.

Eppure sapevo che quello in cui mi identificavo non riusciva proprio ad entrarmi nella scorza! Addirittura non ho mai neanche messo dei poster in camera mia, perché sapevo che presto mi sarebbero venuti a noia. E perché prendere lezioni di canto? Tanto domani vorrò suonare la chitarra. E non vale proprio la pena spendere soldi per una chitarra se il giorno dopo mi sentirò un grande batterista.

Poi succede che vivi la tua vita. Fai esperienze. Cominci ad essere occupato in tante cose, e non solo lo studio. Ti trovi a fare molte cose e a conoscere molte persone, sul tuo cammino. E come spesso accade, quando smetti di cercare qualcosa, quella cosa arriva. Non la cercavi, eppure quella persona ti ha insegnato che si può essere esigenti ma soddisfatti allo stesso tempo. Non lo credevi, ma facendo quel lavoro hai scoperto che può esistere un modo di mettere in pratica anche i pensieri più astratti. E quando senti un momento di vuoto, quando hai un momento libero e scopri di doverti impegnare per capire davvero come lo vuoi impegnare, eccola, eccola che torna quella frase che avevi letto su internet tempo fa! Ora: al momento giusto, ecco che si incastra nel puzzle che nel frattempo sei andato componendo.

E che è diventato la tua persona.

Ti senti soddisfatto? Ora indubbiamente sei tu. Hai trovato la tua identità. Certo, ce ne hai messo di tempo. E hai avuto bisogno di qualche dritta. Grazie a tutte quelle persone, sei riuscito a prendere un pezzettino da ognuna. Quindi sì, sei te stesso, ma perché limitarti a questo? Puoi aggiungere anche un po' di questo e un po' di quello. E continuare a... crescere. La persona che ti aveva tanto fatto andare avanti qualche anno fa ora è troppo diversa, ma domani ne arriverà un'altra. La tavolozza dei colori qui è infinita. E non si consumano neanche. Né finiscono.

Quindi dacci dentro. Non cercare, gira e basta, senza meta, come facevi girando per Roma di notte qualche anno fa.

Però rimani te stesso. Le tue conquiste non te le toglierà mai nessuno. Ma se voli via, rischi di perdere di vista le tue bellissime scarpe nuove.
Non che mi importi poi tanto delle scarpe, ma il mio bellissimo e dolce cuore rosso, quello sì, voglio tenerlo stretto.

sabato 6 febbraio 2016

Un tavolo e una sedia a Settembre


Stasera è una di quelle sere in cui vorrei perdermi nella Musica e poco altro...
Vorrei avere più tempo per altre riflessioni.