domenica 25 marzo 2007

Stereotipi e sottigliezze

Frase del giorno:
"'Cause I'd rather be called sour and bitter, than be deemed the flavour of the week"
(Skyclad, Penny Dreadful)

Dal sito di Repubblica:

Studio rivela: i ragazzi con il QI più alto non riescono ad adattarsi allasocietà ed esprimono il loro disagio con una musica provocatoria.

I giovani più intelligenti amano il metal
"Faticano ad inserirsi e si sfogano così"

La ricerca dell'università di Warwick inverte lo stereotipo dello studente modelloche legge molti libri e ascolta composizioni classiche

LONDRA - In molti lo reputano solo rumore. Ma l'heavy metal, secondo una ricerca inglese, è anche il genere musicale preferito dai giovani più intelligenti. Una scelta che nasconde, secondo i ricercatori, una motivazione 'sociologica'. Cioè i giovani con quoziente intellettivo più alto, che proprio per via della loro intelligenza trovano difficile inserirsi o adattarsi alla società, sceglierebbero una musica in qualche modo sinonimo di protesta e provocazione per esprimere la loro rabbia.

La ricerca è stata condotta dall'università di Warwick e presentata oggi alla conferenza della British Psychological Society. I ricercatori hanno esaminato i gusti musicali di 1.057 ragazzi membri della National Academy for Gifted and Talented Youth, un'associazione che raggruppa i giovani tra 11 e 19 anni con i voti migliori rispetto alla media nazionale.
Tra questi ragazzi, il 39% ha indicato il rock come genere musicale preferito ed un terzo ha incluso il metal nei cinque generi favoriti.

In confronto, solo il 14% ha affermato di amare la musica pop. "La percezione diffusa è che gli studenti di talento amino la musica classica e trascorrano molto tempo a leggere. Ma questo è uno stereotipo poco accurato. E' vero che alcuni studi collegano l'heavy metal a cattivi risultati scolastici e alla criminalità, ma abbiamo trovato un gruppo di persone che contraddice tutto ciò. Sono ragazzi che fanno fatica ad inserirsi, sono stressati e perciò ascoltano questa musica", ha detto Stuart Cadwallader, lo psicologo che ha condotto lo studio.

(21 marzo 2007)

Che dire... che dire. Premettiamo che essendo io un ormai ferrato ascoltatore di Metal (Heavy, Power, Speed, Epic, Folk, Progressive, Symphonic, ma anche Gothic, perché no, e anche il Glam è divertente, qualche sporadico Doom, ma non Death e Black) ho provato, lo ammetto, un po' di intima soddisfazione, a leggere l'articolo...

Subito dopo averlo finito, però, non riuscivo a pensare altro che quattro parole:
"Ma-che-bello-generalizzare"!

Insomma, se si cade nei luoghi comuni, qualunque sondaggio diventa inutile. No?
Io stesso conosco metallari di una stupidità unica e persone intelligentissime che ascoltano tutt'altro... e non sto parlando di "intelligenza" come "ignoranza" o "sapienza", parlo in generale.

Però... rimanendoci a pensare, anche se l'articolo è fatto male, qualche spunto interessante me l'ha dato.

Forse l'intelligenza (termine estremamente vago, ne esistono di diversi tipi) qui starebbe proprio come quella cosa che consente/spinge a superare la "barriera" dell'apparente rumore delle distorsioni pesanti e tutto il resto, per cogliere la sublime melodia ecc. che si trovano nei pezzi preferiti.

Il pop, essendo non dico più vuoto o scadente ma sicuramente più immediato e "superficiale" all'ascolto, prevedibile, è considerato banale dagli "intelligenti" e interessa meno.

In altre parole, il metal richiede un piacevole esercizio di filtraggio ed interpretazione (di musica come di testi) che altri generi più diretti e scarni non offrono.

Faccio un attimo una parentesi. A fine parentesi metto la mia idea finale e definitiva.

Il Metal, poveraccio, è stato bombardato, sempre. Su MTV Brand New (incredibile ma vero, su MTV hanno fatto un programma interessante, sul Metal, che ho seguito) sta passando ad episodi la "storia del Rock e del Metal". Fatto veramente bene, partendo dagli anni '60 fino, presumo, ad arrivare ad oggi, anche se all'ultima puntata, lunedì scorso, sono arrivati solo a metà anni '80.

Arrivi veramente a capire molte cose.
Capisci in fondo perché il Metal è considerato il genere dei "satanisti" o comunque dei "cattivi" in generale.

Cavolo, i Black Sabbath sono considerati i padri fondatori del Metal e Ozzy Osbourne, primo loro cantante, si dilettava nella stregoneria, nella magia nera e nella necromanzia. Oggi penso che gran parte delle persone che ascoltano metal (me incluso) si farebbero una bella risata su un personaggio del genere e neanche si prenderebbero troppo disturbo a sentire che musica fa. (Anche la scena fa il suo effetto)

I Led Zeppelin, sommi maestri di testi, chitarre, persino di MODI DI VIVERE, si divertivano a inserire messaggi satanisti nelle loro musiche (che Robert Plant fosse satanista davvero, mah). Quando esistevano ancora i vecchi giradischi, se si sentiva al contrario Stairway to Heaven, quante vecchiette rabbrividivano!

(A parte che pure i Beatles hanno fatto una cosa del genere e nessuno li marchia, ma vabbè)

Però la gente dovrebbe anche provare ad aprirsi, mentalmente.
Oggigiorno, esistono gruppi metal che incitano alla morte, al suicidio, e ci sono anche gruppi che supportano il nazismo e la sua razza ariana, ultrapoliticamente schierati...

Sono subgeneri... che uno semplicemente può apprezzare dal suo punto di vista come può non apprezzare. A me suona veramente orrendo sapere che esistono gruppi che supportino il nazismo. Quindi non li ascolto. Ma perché una stragrande minoranza di un genere faccia così, significa che tutto il resto è marcato?

Oggi sono tutti spaventati da questo "Heavy Metal". Passano servizi sul telegiornale di sette sataniche, e trovano più intelligente dire "ascoltavano musica heavy metal" piuttosto che altro. Anna Maria Franzoni ascoltava Heavy Metal? Probabilmente no, questo non le ha impedito di fracassare la testa al suo bambino.

Sto generalizzando, mi dite?
Me ne rendo conto. A generalizzazioni si può rispondere soltanto con generalizzazioni. E, quando lo subirete di persona (o se l'avete già subito), vi accorgerete che rispondere o provare domande e fatti assolutamente idioti, imbecilli e senza senso, è molto, molto difficile.

(Un esempio: quando nel Medioevo bruciavano le streghe, dicevano a quelle poveracce: "Dimostrami che non sei una strega". Cavolo, è ovvio che non erano streghe, come facevano a provarlo!?!)

L'Heavy Metal è il "gruppo", "l'insieme" in cui si trovano tutti i subgeneri vari, tra cui tutti i suddetti. L'Heavy Metal "puro" è quanto di più vicino al Rock esista. Ma il Rock vero, non il "Rock" di chi oggi va in giro a dire "faccio Rock". E non faccio nomi perché qualcuno se ne risentirebbe. Il Metal è la musica per cui lo stile conta, stile di testi, di suono, di abilità nel suonare! E' il vero discendente del Rock!

Ad alcuni piace Avril Lavigne, e la definiscono "Punk". Non sanno forse che Punk e Heavy Metal sono nati da una stessa culla? Basterebbe un po' di cultura, a volte.

I Rhapsody, i Nightwish, gli Elvenking, sono gruppi metal. E se provate ad ascoltarli, sentirete flauti, violini. Questo perché suonano un genere detto Symphonic. Voci lisce, quasi angeliche, testi che addirittura alcuni considerano veramente vergognosi per la loro semplicità ed epicità.

Certi gruppi "metal" si ispirano volutamente alla musica classica, e poi ormai si catalogano ugualmente come "metal", perché il metal non è "essere satanici" o "voler male alla gente", abbiamo già visto come ESISTANO gruppi così, e sono pochissimi, ma NON PER QUESTO tutti i gruppi devono assomigliarsi.

Il Metal è esprimere rabbia, dice quell'articolo. Generalizzazione fantastica. No, il metal non è solo rabbia. Ovviamente direi il falso se dicessi il contrario.
Il Metal è anche rabbia perché il Metal è introspezione. Il Metal è andare a vedere i problemi che sono un po' più in là delle solite canzonette d'amore, di qua e di là, a uso e costume di ragazzine problematiche.

Il metal è introspezione, è dubbi, è dolore, è riflessione più profonda di quanto un "UNZ UNZ" da discoteca possa fare, è protesta, e qui sta la similitudine con il Punk... con suoni più o meno duri, ce n'è per tutti i gusti.

Ma, ancora, non è soltanto questo!
Ballate, violini, flauti, chitarre acustiche e tastiere leggere. Esistono canzoni d'amore anche nel Metal, come esistono dolci melodie che affrontano il tema della morte quando se ne è investiti, come esistono temi e musiche tranquille e rilassanti.

Nessuno può fare l'arrabbiato per sempre...

Insomma...
Chiudo la parentesi e volgo al termine questo exploit...
Non si desume l'intelligenza dalla musica che uno ascolta. La musica rispecchia il carattere, non certo l'intelligenza, o il Q.I.

Ma, secondo me, è qui sta la differenza a cui l'articolo mi ha fatto arrivare, dipende più che tutto da come il soggetto vive la musica.

Per molti è solo una forma d'intrattenimento, un qualcosa di sottofondo (una mia amica una volta disse: "Amo la musica perché è la colonna sonora della mia vita". Pittoresco, ma non del tutto giusto, secondo me).

Per altri, è un vero e proprio piacere e una deliberata scelta di godere di un certo tipo di arte. Cioè, ad alcuni basta avere qualcosa di UNZ UNZ di sottofondo per saltare in discoteca, poco importa cosa sia... ma se io voglio sentirmi And Then There Was Silence dei Blind Guardian è perché voglio deliberatamente farmi un viaggio musicale di un quarto d'ora e godere delle emozioni che mi dà quella canzone.

Io paragonerei i discotecari a quelli che vanno a puttane (basta poco per divertirsi), e i metallari a quelli fidanzati/sposati che cercano volutamente il piacere con una sola persona che sanno sia la sola che possa far provare loro certe emozioni.

E in fondo sono contento di essere riuscito a tirare fuori queste affermazioni. Mi piacciono, e sono convinto che sia quello che penso.

Quanto poi l'articolo dice sulla vita sociale è pura spazzatura...
Io ascolto metal (non solo, ok, ma l'ascolto), e non significa che sia il classico occhialuto brufoloso di cui parla, non vado in discoteca a palparmi le prime due baldracche che capitano, ma non significa che non abbia i miei amici con cui rido e mi diverto.

E poi non è che chi ascolta Metal è segnato a vita... marò...
Io ascolto metal e ascolto il Rock vero, quello dei Jethro Tull, dei Deep Purple, dei Queen, dei Marillion, degli Who e dei Led Zeppelin, ascolto il Prog Rock Italiano, quello del Banco del Mutuo Soccorso e della Premiata Forneria Marconi, ascolto il Prog Rock dei King Crimson, degli Yes, ascolto lo Psychedelic Rock dei Pink Floyd, ascolto l'Hard Rock di Ronnie James Dio (anche se alcuni lo definiscono Heavy Metal, è probabilmente è così, ma la linea di divisione tra questi due generi è sottile), il Folk puro dei Blackmore's Night (dei primi album, quantomeno), il Classico dei Carmina Burana, il Celtico di Enya, per non parlare del mio amore sfrenato per le colonne sonore di Ennio Morricone, John Williams, Howard Shore e tanti altri...

E nonostante tutto, continuo ad essere marchiato come un satanico di cui non fidarsi, da alcuni.
Mah!
Forse è vero che i metallari sono una razza superiore!
Ma di questo ne ero già convinto, in fondo!

Come insegnano i bravi Skyclad, meglio passare per cattivi che essere la moda della settimana!

DISCLAIMER:
Mi scuso con chiunque dovrei aver offeso per gusti musicali, qualunque mia affermazione, critica e/o giudizio è solo basata su fatti di esperienza pratica di vita reale.

Si noti che il suddetto è fortemente ironico.

Penso che la musica sia la cosa più soggettiva del mondo. E i gusti sono gusti. Ma è anche vero che se ci incagliamo sempre in questa cosa, allora non si potrebbe discutere di niente!

giovedì 15 marzo 2007

Rispetto e savoir-faire

Frase del giorno:
"You've got desire, so let it out! You've got the power, stand up and shout!"
(Ronnie James Dio, Stand Up And Shout)

Non è un periodo di cui mi lamento, anzi, è molto particolare.
Mi sento molto emotivamente vivo. Anche se in due modi diversi.
No, non sono "spaccato", sono due parti che convivono.
Una parte è molto più dolce e aperta, vogliosa di aprirsi e di stare con quelli a cui voglio bene. L'altra parte è decisamente più su di giri, incavolata per altre cose e più decisa a starsene ben bene da sola a esprimere il suo furore.

Ultimamente sto ascoltando moltissimo Dio. Recente scoperta musicale che rispecchia il mio stato d'animo. Molto profondo e piacevole, ma anche con esplosioni che non sono nulla di violento ma che ti fanno veramente percepire una certa forza. Grande cantautore, senz'altro. E spero di poterlo andare a vedere il 3 Giugno!

Stavo ripensando anche a quanto scritto due posts fa riguardo alle donne...
Ci ho messo molta ironia, sì, ma c'era anche un po' di verità.
Mi sono anche detto, "beh, in realtà non è vero però che tutte le ragazze mi condizionano".
No, infatti.

Sono 3-4, al massimo, a farlo. E mi sono chiesto il perché: la risposta non mi è piaciuta troppo.
Penso che ogni volta che parlo con una persona, a prescindere, poniamo in questo caso una ragazza, c'è sempre una piccola parte del mio subconscio che la cataloga, e pensa:

"OK. Questa per te non vale molto. Puoi trattarla male tranquillamente."
"OK. Questa ti è simpatica, ma niente di che, tranquillo."
"OK. Questa è carina e ci sta provando con te, tienila a distanza, non sei interessato."

Con tutti questi risultati, riesco ad essere più tranquillo, e non è che tratto benissimo le ragazze, anzi, ci faccio battute un po' pesanti a volte... ma curiosamente loro finiscono sempre per ridere e per l'apprezzarmi.

Quando invece il mio subconscio pensa:

"Argh. A questa vuoi bene... e non vuoi offenderla..."

Poi non so bene comportarmi, ed è lì che ne esco veramente snaturato.
Curiosamente, poi, forse risulto un miscuglio confuso di robacce a chi tengo di più, e un ragazzo pungente e sveglio a chi tutto sommato non è così importante per me.

Specifichiamo, vecchio mio (sì, sono schizofrenico e parlo da solo), non è che non so come comportarmi con chi voglio bene. Semplicemente all'inizio, prima di sciogliermi, evito quelle battutine che da una parte sì possono dare un po' fastidio ai bersagli, ma che dall'altra servono anche a mettermi a mio agio.

Bah. Speriamo di darci una svegliata.

Ieri ho rievocato i bellissimi momenti di quest'estate al Cormoran con un mitico membro della Triade, il buon vecchio Mattia. Peccato che sia juventino, il ragazzo.
E abbiamo ripensato a tutte le cose troppo divertenti che abbiamo vissuto insieme.

La Triade, formata da me, che ero Moggi, William, che era Giraudo, e Bettega, che era appunto Mattia... a cui poi si è unito GiacOMINO nel ruolo di Fabio Capello...

Il Cormorano, ovvero Dylan, un ragazzino di 6 anni con una voglia sul naso che dalla voce ricorda Topo Gigio, che era diventato il nostro idolo...

Gli annegamenti vari in piscina e al mare, su Carlotta, su Elena, su Giorgia, su Rachele. I diversi stili con cui le annegavamo, noi della Triade, con le Mosse del Cormorano o la peggiore di tutte, la Mossa Letale della Triade (Elena e Carlotta se la ricorderanno per molto tempo)...

Le partite a calcetto...

Le storie inventate da me raccontate sulla Piattaforma (con Bettega che ogni volta esclamava che basta, doveva "pisciare dal ridere", in una espressione troppo juventina per i miei gusti) di Cappuccetto Sozzo...

I Blues Brothers, il Calcio balilla, il Beach Volley la mattina da mezzi addormentati...

Più ci ripenso, più quel gruppo mi piace da morire.

Era divertentissimo ed era bellissimo, che qualunque cosa facessimo, dalla più stupida (quel nascondino all'una di notte è una cosa scandalosa dai) alla più seria, non avevamo bisogno di parlarne o metterci d'accordo, comunque andasse stavamo insieme, ci divertivamo e ci trovavamo bene, non ci trovavamo stupidi (cioè, io mi sentivo un cretino durante il nascondino, ma mi divertivo anche come un ragazzino di 6 anni), facevamo tutto per ridere, e quando era il momento di essere seri eravamo seri, quando si poteva scherzare, scherzavamo, senza bisogno di darci segnali, lo sapevamo capire e basta.

Un bellissimo gruppo. Con cui spero di rimanere in contatto per tanto tempo, specialmente con alcune persone. Con la Triade tutta, ovviamente, più Capello, ma anche con Carlotta (a parte quando cerca di farmi baciare con Aurora), con Oscar la Piovra, con Aurora, con Alice, con Giorgia (anche se è stata la causa della ripresa dei miei mali al ginocchio), con Rachele... e con Elena. Cavolo quanto mi manca Elena, a non sentirla più come prima! Ma il pensiero che sia con un ragazzo a lei vicino, felice, mi fa stare bene.

Ahhh, bei tempi. Per non parlare dei Mondiali. Ho vissuto con loro la semifinale e la finale, e non credo avrei mai trovato una compagnia migliore. L'aria era rovente, in senso metaforico e lato. Maxischermo, tante altre persone intorno a noi, ma noi in prima fila, perché ovviamente ci eravamo dati appuntamento alla porta un'ora prima della partita.

Semifinale e finale, stesse posizioni per portarci fortuna, aggrappati alle nostre sedie. Tutti che soffrivano come disperati, io che mi lanciavo a terra e urlavo braccia al cielo ed Elena che si divorava le unghie con occhi sgranati (e per lei questo è essere sconvolti a massimi livelli, considerando anche che si parla di una partita di calcio).

E al gol di Grosso contro la Germania credo di ricordare, nel delirio, di aver preso in braccio Nicolò e averlo lanciato in aria, di essermi abbracciato con Mattia e William, e poi boh...

E durante i rigori con la Francia, c'era chi se n'era andato perché non poteva guardare, mentre noi, masochisti al massimo, tutti a terra a 1 metro dal Maxischermo, uno sopra l'altro, a stringerci le mani...

Tralasciando le cose innominabili che abbiamo urlato a Zidane.

E le follie che abbiamo dovuto fare per scommessa una volta essere diventati Campioni del Mondo.

Per rivedere tutti dovrò aspettare solo qualche mese, ma di mezzo ci sarà quella porca maturità. Bah, al rogo!

Ecco una prova del fatto che l'ispirazione vien scrivendo. Ero venuto qui con l'idea di scrivere solo due righe, e invece...

Beh, "Scream for me, Brazil!"

mercoledì 14 marzo 2007

Stranieri e domande

Artist: Ronnie James Dio.
Title: Don't Talk To Strangers.
Album: Holy Diver.

DioDon't Talk to Strangers

Don't talk to strangers,
'Cause they're only there do to you harm
Don't write in starlight,
'Cause the words may come out real
Don't hide in doorways,
You may find the key that opens up your soul
Don't go to heaven,
'Cause it's really only hell
Don't smell the flowers,
They're an evil drug to make you lose your mind
Don't dream of women,
'Cause they'll only bring you down

Hey you,
You know me, you've touched me,
I am real

I'm forever the one who lets you look and see
Can you feel me?

I'm danger
I'm the stranger
And... I
I'm darkness
I'm anger
I am pain
I am the master
The evil song you sing inside your brain
Drive you insane
Don't talk

Don't let them inside your mind, yeah
Run away, run away, go!
No, no, don't let them in your mind, touch your soul

Don't dance in darkness,
You may stumble and you're sure to fall
Don't write in starlight,
'Cause the words may come out real
Don't talk to strangers,
'Cause they're only there to make you sad
Don't dream of women,
'Cause they'll only bring you down

Yeah
Run, run, run, run away

Questa è solo per me stesso.

giovedì 1 marzo 2007

Sensi e controsensi

Frase del giorno:
"Non bisogna mai contraddire una donna. Basta aspettare, lo farà da sola."
(Humphrey Bogart)

Avevo scritto che avrei voluto e che mi avrebbe fatto bene fare un post smancerioso. Ebbene, non lo farò neanche adesso, però ho pensato davvero tanto a questa mistica figura della donna.
La donna, tanto per cominciare, è quella figura che fa felici gli uomini di essere tali.
Personalmente, troverei raccapricciante poter stare tanto tempo a chiacchierare di pettegolezzi, o dover stare ore e ore davanti ad uno specchio a sistemarmi il trucco, o dover avere un mal di pancia fisso mensile, eccetera, eccetera.

Oltretutto, parliamoci francamente, noi maschietti stiamo sempre a lamentarci che nessuno ci fila, ma quantomeno i ragazzi bruttini qualche chance ce l'hanno, con senso dell'umorismo e contando MOLTO sulla sensibilità delle ragazze.

Le ragazze brutte sono scartate nel 90% dei casi a prescindere!

Purtroppo, però, nonostante sulla carta le ragazze partano così sfavorite, dominano sui ragazzi in tutto e per tutto. Maledizione! La cosa non sarebbe così pesante se avessimo qualche altro sesso su cui rifarci, ma esistono solo questi due, maschi e femmine!

E' qualcosa di inevitabile, come il destino. Anche la ragazza più brutta ha un ascendente positivo su di noi, c'è poco da fare. Ti comandano a bacchetta. Senti che dipendi da loro. Perdi naturalezza!

Che poi è tutta una fregatura.
Le ragazze, dico. Sono una grossissima fregatura.
Se dai loro troppe attenzioni, dicono che sei uno che scoccia, e ti fregano.
Se dai loro troppe poche attenzioni, dicono che per te non contano niente, e ti fregano.
Comincio a pensare che la cosa migliore da fare con loro sia tipo mollarle in un'isola deserta senza cibo e senza bibite per tre giorni e poi tornare a riprenderle. Voglio vedere se non vorranno attenzioni, allora!

E penso che sia nella nostra disgraziata natura farci fregare sempre dalle ragazze, non c'è scampo. Noi vogliamo loro, loro sembrano volere noi, ma per qualche strano motivo non vogliono ammetterlo subito, prima vogliono farci soffrire, in modo da demoralizzarci e abbatterci, o per poi darci il colpo di grazia apparendo come amazzoni immortali o per poi farci generosamente rialzare da sante quali non sono facendoci sentire come dei fessi perché siamo stati tanto male per niente.

Ah, ma io ho trovato il significato di tutto questo. E ho scoperto che alla stessa conclusione era arrivato un altro tizio prima di me, un certo Friederich Nietzsche, e cioè che niente di tutto questo ha senso.

Punto.

Quindi, ragazze... un consiglio da chi c'è passato (cavolo, quella li), non fatevi tanti problemi e apritevi. Per favore, è meglio per tutti! Sigh.

Che dire, questi giorni sono stati veramente spassosi. Venerdì a karate mi si è ribloccato il ginocchio, e il tipo che me l'ha sbloccato al pronto soccorso ha fatto "ANCORA NON TI SEI OPERATO? E COSA ASPETTI?", fortunatamente il giorno dopo sono riuscito lo stesso a fare l'uscita, munito di ginocchiera e soprattutto di potente cilindrata del Gallo che mi ha condotto all'arrivo mentre altri scarpinavano. Alla faccia loro! Bravo Pat, almeno abbiamo visto che sai quantomeno scrivere.

Tornato a casa domenica, avevo da studiare 4 capitoli di storia. Ovviamente ero stanco, ma non eccessivamente. Ne leggo due, poi metto la sveglia alle 5 per la mattina dopo e leggo gli altri due, quindi a scuola per il compito.
Miracolosamente, per qualche ingegno divino, sapevo le risposte a tutte le domande. Boh?

Poi mi sono fatto Pascoli per il compito di Martedì, quando poi ci hanno detto che anche Mercoledì avremmo fatto un tema su una sua poesia da analizzare sul momento. Mh, ok!

E sempre Mercoledì mi informano che Giovedì dovevo andare in Greco per salvare il deretano ad altri due che avevano altre interrogazioni quel giorno.

Morale: è da un bel po' di tempo che studio fino a sera. Una bella seccatura. Oggi è il primo giorno per cui non ho incombenze per domani. Wow!

Ci sono stati poi sviluppi interessanti sul fronte tesina, che fino adesso era stato abbastanza demoralizzante. Non volendo partire da un concetto, ma da qualcosa di pratico, nella fattispecie un libro letto che mi piacesse, con l'aiuto del Prof. Nano, Fazzi, abbiamo deciso che la tesina si chiamerà "Umano e Disumano", volutamente inquietante. Vorrò partire da alcuni racconti di Howard Philip Lovecraft, scrittore molto psicologico. A questo punto ho scelto anche i racconti, ma devo vedere con cosa collegarla!
Matematica? Sì, quella è già disumana di suo, mi basterebbe solo citarla!
Mmm, Filosofia, Nietzsche e il Superuomo? Troppo scontato.
Storia, il Nazismo? No, non nel senso che Hitler è disumano, mica siamo su Italia 1, ma parlerei degli Ebrei che nei campi di concentramento perdevano identità e tutto il resto...
Insomma, è da pensare bene, eh.

Ora, musicalmente mi sto espandendo ancora. Dopo un periodo di rodaggio, sto scoprendo sempre più gli Skyclad. Grande gruppo. Come sonorità di vocals sembrano i Queen, e come suoni di strumenti ricordano i Jethro Tull più folk. E i testi sono grandissimi!