giovedì 15 marzo 2007

Rispetto e savoir-faire

Frase del giorno:
"You've got desire, so let it out! You've got the power, stand up and shout!"
(Ronnie James Dio, Stand Up And Shout)

Non è un periodo di cui mi lamento, anzi, è molto particolare.
Mi sento molto emotivamente vivo. Anche se in due modi diversi.
No, non sono "spaccato", sono due parti che convivono.
Una parte è molto più dolce e aperta, vogliosa di aprirsi e di stare con quelli a cui voglio bene. L'altra parte è decisamente più su di giri, incavolata per altre cose e più decisa a starsene ben bene da sola a esprimere il suo furore.

Ultimamente sto ascoltando moltissimo Dio. Recente scoperta musicale che rispecchia il mio stato d'animo. Molto profondo e piacevole, ma anche con esplosioni che non sono nulla di violento ma che ti fanno veramente percepire una certa forza. Grande cantautore, senz'altro. E spero di poterlo andare a vedere il 3 Giugno!

Stavo ripensando anche a quanto scritto due posts fa riguardo alle donne...
Ci ho messo molta ironia, sì, ma c'era anche un po' di verità.
Mi sono anche detto, "beh, in realtà non è vero però che tutte le ragazze mi condizionano".
No, infatti.

Sono 3-4, al massimo, a farlo. E mi sono chiesto il perché: la risposta non mi è piaciuta troppo.
Penso che ogni volta che parlo con una persona, a prescindere, poniamo in questo caso una ragazza, c'è sempre una piccola parte del mio subconscio che la cataloga, e pensa:

"OK. Questa per te non vale molto. Puoi trattarla male tranquillamente."
"OK. Questa ti è simpatica, ma niente di che, tranquillo."
"OK. Questa è carina e ci sta provando con te, tienila a distanza, non sei interessato."

Con tutti questi risultati, riesco ad essere più tranquillo, e non è che tratto benissimo le ragazze, anzi, ci faccio battute un po' pesanti a volte... ma curiosamente loro finiscono sempre per ridere e per l'apprezzarmi.

Quando invece il mio subconscio pensa:

"Argh. A questa vuoi bene... e non vuoi offenderla..."

Poi non so bene comportarmi, ed è lì che ne esco veramente snaturato.
Curiosamente, poi, forse risulto un miscuglio confuso di robacce a chi tengo di più, e un ragazzo pungente e sveglio a chi tutto sommato non è così importante per me.

Specifichiamo, vecchio mio (sì, sono schizofrenico e parlo da solo), non è che non so come comportarmi con chi voglio bene. Semplicemente all'inizio, prima di sciogliermi, evito quelle battutine che da una parte sì possono dare un po' fastidio ai bersagli, ma che dall'altra servono anche a mettermi a mio agio.

Bah. Speriamo di darci una svegliata.

Ieri ho rievocato i bellissimi momenti di quest'estate al Cormoran con un mitico membro della Triade, il buon vecchio Mattia. Peccato che sia juventino, il ragazzo.
E abbiamo ripensato a tutte le cose troppo divertenti che abbiamo vissuto insieme.

La Triade, formata da me, che ero Moggi, William, che era Giraudo, e Bettega, che era appunto Mattia... a cui poi si è unito GiacOMINO nel ruolo di Fabio Capello...

Il Cormorano, ovvero Dylan, un ragazzino di 6 anni con una voglia sul naso che dalla voce ricorda Topo Gigio, che era diventato il nostro idolo...

Gli annegamenti vari in piscina e al mare, su Carlotta, su Elena, su Giorgia, su Rachele. I diversi stili con cui le annegavamo, noi della Triade, con le Mosse del Cormorano o la peggiore di tutte, la Mossa Letale della Triade (Elena e Carlotta se la ricorderanno per molto tempo)...

Le partite a calcetto...

Le storie inventate da me raccontate sulla Piattaforma (con Bettega che ogni volta esclamava che basta, doveva "pisciare dal ridere", in una espressione troppo juventina per i miei gusti) di Cappuccetto Sozzo...

I Blues Brothers, il Calcio balilla, il Beach Volley la mattina da mezzi addormentati...

Più ci ripenso, più quel gruppo mi piace da morire.

Era divertentissimo ed era bellissimo, che qualunque cosa facessimo, dalla più stupida (quel nascondino all'una di notte è una cosa scandalosa dai) alla più seria, non avevamo bisogno di parlarne o metterci d'accordo, comunque andasse stavamo insieme, ci divertivamo e ci trovavamo bene, non ci trovavamo stupidi (cioè, io mi sentivo un cretino durante il nascondino, ma mi divertivo anche come un ragazzino di 6 anni), facevamo tutto per ridere, e quando era il momento di essere seri eravamo seri, quando si poteva scherzare, scherzavamo, senza bisogno di darci segnali, lo sapevamo capire e basta.

Un bellissimo gruppo. Con cui spero di rimanere in contatto per tanto tempo, specialmente con alcune persone. Con la Triade tutta, ovviamente, più Capello, ma anche con Carlotta (a parte quando cerca di farmi baciare con Aurora), con Oscar la Piovra, con Aurora, con Alice, con Giorgia (anche se è stata la causa della ripresa dei miei mali al ginocchio), con Rachele... e con Elena. Cavolo quanto mi manca Elena, a non sentirla più come prima! Ma il pensiero che sia con un ragazzo a lei vicino, felice, mi fa stare bene.

Ahhh, bei tempi. Per non parlare dei Mondiali. Ho vissuto con loro la semifinale e la finale, e non credo avrei mai trovato una compagnia migliore. L'aria era rovente, in senso metaforico e lato. Maxischermo, tante altre persone intorno a noi, ma noi in prima fila, perché ovviamente ci eravamo dati appuntamento alla porta un'ora prima della partita.

Semifinale e finale, stesse posizioni per portarci fortuna, aggrappati alle nostre sedie. Tutti che soffrivano come disperati, io che mi lanciavo a terra e urlavo braccia al cielo ed Elena che si divorava le unghie con occhi sgranati (e per lei questo è essere sconvolti a massimi livelli, considerando anche che si parla di una partita di calcio).

E al gol di Grosso contro la Germania credo di ricordare, nel delirio, di aver preso in braccio Nicolò e averlo lanciato in aria, di essermi abbracciato con Mattia e William, e poi boh...

E durante i rigori con la Francia, c'era chi se n'era andato perché non poteva guardare, mentre noi, masochisti al massimo, tutti a terra a 1 metro dal Maxischermo, uno sopra l'altro, a stringerci le mani...

Tralasciando le cose innominabili che abbiamo urlato a Zidane.

E le follie che abbiamo dovuto fare per scommessa una volta essere diventati Campioni del Mondo.

Per rivedere tutti dovrò aspettare solo qualche mese, ma di mezzo ci sarà quella porca maturità. Bah, al rogo!

Ecco una prova del fatto che l'ispirazione vien scrivendo. Ero venuto qui con l'idea di scrivere solo due righe, e invece...

Beh, "Scream for me, Brazil!"

Nessun commento: