giovedì 8 dicembre 2011

Il Piacere di Fare

Solo un veloce saluto qui per scrivere due paroline...
Ho appena finito di lavorare sul regalo che farò domani alla mia sorellina (auguri, Ghinghe!), una full immersion durata sulla carta quasi dodici ore, in quanto ho cominciato poco prima di mezzogiorno e finito poco prima di mezzanotte.
Che non vi stiate a preoccupare, non sono comunque diventato all'improvviso un workaholic, in mezzo ci stanno sempre tutte le pause del caso, leggi pranzo, cena, dessert, merenda, seconda merenda...

Sì, ho passato praticamente tutta la giornata a sistemare questa cosa. Una piccola scemata... scegli le immagini da internet, ridimensionale, stampale, poi prepara quel cartellone, taglia qui, accorcia là, fai i bordi di 3 centimetri per lato, occhio che la riga si è spostata, e poi dov'è la spillatrice? Eccola: prendi lo scotch che ovviamente cade quelle quattro-cinque volte, e ogni volta devi ritrovare l'estremità.

Alla fine, insomma, ho speso tanto tempo per un effetto sorpresa che durerà pochi secondi.
Ma sapete una cosa?
Sono proprio contento di averlo fatto.
Mi sento proprio bello stanco, e ho le ginocchia che mi fanno male, dopo aver passato la giornata per terra a tracciare linee a matita sui cartelloni.
È molto più soddisfacente di quanto ricordassi, il lavorare per qualcuno. Il fare qualcosa partendo da zero, il crearlo dando forma a quello che la tua capoccia suggerisce.
Dal nulla, con un po' di tempo e fatica, ti compare questo qualcosa davanti agli occhi, e lo hai fatto per una persona a cui vuoi bene...

Cosa significano allora tempo e fatica, quando è tutto volto e dedicato a una persona che ami?
Acquista tutto un altro senso. Quel tempo, quella fatica, le hai spese per lei - no, di più: con lei.
Si tratta di mettere a disposizione di quella persona il meglio che puoi dare in quel momento - in quel momento, con colla stick e forbici, ti stai prendendo cura della persona a cui vuoi bene, e non di un semplice cartellone.

Chissà, forse il mio prossimo passo in quest'ottica sarà imparare a cucinare per davvero! :-)

Ne è valsa davvero la pena, anche se era un giorno di festa in cui potevo andarmene in giro a fare altro.
Scelta giusta. Bel lavoro.
Speriamo che almeno le piaccia!

AGGIORNAMENTO DEL 9 DICEMBRE!!!


Beh, sembra che la cosa, caccia al tesoro compresa, ti sia piaciuta, Livietta!
Come sono stato contento... anche più di quanto potessi sperare!
Qualche documentazione fotografica, perché possiate capire che cavolo mi sono messo a fare!


La scacchiera di memes (ribattezzata "Trollscacchiera") in tutto il suo magnifico splendore...


Carrellata sui Neri: il re è ovviamente "AAAWWWWWYYYYYEA" (mentre per i Bianchi è "Trollface")


Notare che nessuno ha voluto in squadra con sé il povero "Forever Alone"...


... e notare anche il pedone d'avanguardia, quello che, almeno quando gioco io, è quasi sempre il primo che viene mangiato... "Ah, sono io? POKER FACE..."

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