domenica 25 marzo 2007

Stereotipi e sottigliezze

Frase del giorno:
"'Cause I'd rather be called sour and bitter, than be deemed the flavour of the week"
(Skyclad, Penny Dreadful)

Dal sito di Repubblica:

Studio rivela: i ragazzi con il QI più alto non riescono ad adattarsi allasocietà ed esprimono il loro disagio con una musica provocatoria.

I giovani più intelligenti amano il metal
"Faticano ad inserirsi e si sfogano così"

La ricerca dell'università di Warwick inverte lo stereotipo dello studente modelloche legge molti libri e ascolta composizioni classiche

LONDRA - In molti lo reputano solo rumore. Ma l'heavy metal, secondo una ricerca inglese, è anche il genere musicale preferito dai giovani più intelligenti. Una scelta che nasconde, secondo i ricercatori, una motivazione 'sociologica'. Cioè i giovani con quoziente intellettivo più alto, che proprio per via della loro intelligenza trovano difficile inserirsi o adattarsi alla società, sceglierebbero una musica in qualche modo sinonimo di protesta e provocazione per esprimere la loro rabbia.

La ricerca è stata condotta dall'università di Warwick e presentata oggi alla conferenza della British Psychological Society. I ricercatori hanno esaminato i gusti musicali di 1.057 ragazzi membri della National Academy for Gifted and Talented Youth, un'associazione che raggruppa i giovani tra 11 e 19 anni con i voti migliori rispetto alla media nazionale.
Tra questi ragazzi, il 39% ha indicato il rock come genere musicale preferito ed un terzo ha incluso il metal nei cinque generi favoriti.

In confronto, solo il 14% ha affermato di amare la musica pop. "La percezione diffusa è che gli studenti di talento amino la musica classica e trascorrano molto tempo a leggere. Ma questo è uno stereotipo poco accurato. E' vero che alcuni studi collegano l'heavy metal a cattivi risultati scolastici e alla criminalità, ma abbiamo trovato un gruppo di persone che contraddice tutto ciò. Sono ragazzi che fanno fatica ad inserirsi, sono stressati e perciò ascoltano questa musica", ha detto Stuart Cadwallader, lo psicologo che ha condotto lo studio.

(21 marzo 2007)

Che dire... che dire. Premettiamo che essendo io un ormai ferrato ascoltatore di Metal (Heavy, Power, Speed, Epic, Folk, Progressive, Symphonic, ma anche Gothic, perché no, e anche il Glam è divertente, qualche sporadico Doom, ma non Death e Black) ho provato, lo ammetto, un po' di intima soddisfazione, a leggere l'articolo...

Subito dopo averlo finito, però, non riuscivo a pensare altro che quattro parole:
"Ma-che-bello-generalizzare"!

Insomma, se si cade nei luoghi comuni, qualunque sondaggio diventa inutile. No?
Io stesso conosco metallari di una stupidità unica e persone intelligentissime che ascoltano tutt'altro... e non sto parlando di "intelligenza" come "ignoranza" o "sapienza", parlo in generale.

Però... rimanendoci a pensare, anche se l'articolo è fatto male, qualche spunto interessante me l'ha dato.

Forse l'intelligenza (termine estremamente vago, ne esistono di diversi tipi) qui starebbe proprio come quella cosa che consente/spinge a superare la "barriera" dell'apparente rumore delle distorsioni pesanti e tutto il resto, per cogliere la sublime melodia ecc. che si trovano nei pezzi preferiti.

Il pop, essendo non dico più vuoto o scadente ma sicuramente più immediato e "superficiale" all'ascolto, prevedibile, è considerato banale dagli "intelligenti" e interessa meno.

In altre parole, il metal richiede un piacevole esercizio di filtraggio ed interpretazione (di musica come di testi) che altri generi più diretti e scarni non offrono.

Faccio un attimo una parentesi. A fine parentesi metto la mia idea finale e definitiva.

Il Metal, poveraccio, è stato bombardato, sempre. Su MTV Brand New (incredibile ma vero, su MTV hanno fatto un programma interessante, sul Metal, che ho seguito) sta passando ad episodi la "storia del Rock e del Metal". Fatto veramente bene, partendo dagli anni '60 fino, presumo, ad arrivare ad oggi, anche se all'ultima puntata, lunedì scorso, sono arrivati solo a metà anni '80.

Arrivi veramente a capire molte cose.
Capisci in fondo perché il Metal è considerato il genere dei "satanisti" o comunque dei "cattivi" in generale.

Cavolo, i Black Sabbath sono considerati i padri fondatori del Metal e Ozzy Osbourne, primo loro cantante, si dilettava nella stregoneria, nella magia nera e nella necromanzia. Oggi penso che gran parte delle persone che ascoltano metal (me incluso) si farebbero una bella risata su un personaggio del genere e neanche si prenderebbero troppo disturbo a sentire che musica fa. (Anche la scena fa il suo effetto)

I Led Zeppelin, sommi maestri di testi, chitarre, persino di MODI DI VIVERE, si divertivano a inserire messaggi satanisti nelle loro musiche (che Robert Plant fosse satanista davvero, mah). Quando esistevano ancora i vecchi giradischi, se si sentiva al contrario Stairway to Heaven, quante vecchiette rabbrividivano!

(A parte che pure i Beatles hanno fatto una cosa del genere e nessuno li marchia, ma vabbè)

Però la gente dovrebbe anche provare ad aprirsi, mentalmente.
Oggigiorno, esistono gruppi metal che incitano alla morte, al suicidio, e ci sono anche gruppi che supportano il nazismo e la sua razza ariana, ultrapoliticamente schierati...

Sono subgeneri... che uno semplicemente può apprezzare dal suo punto di vista come può non apprezzare. A me suona veramente orrendo sapere che esistono gruppi che supportino il nazismo. Quindi non li ascolto. Ma perché una stragrande minoranza di un genere faccia così, significa che tutto il resto è marcato?

Oggi sono tutti spaventati da questo "Heavy Metal". Passano servizi sul telegiornale di sette sataniche, e trovano più intelligente dire "ascoltavano musica heavy metal" piuttosto che altro. Anna Maria Franzoni ascoltava Heavy Metal? Probabilmente no, questo non le ha impedito di fracassare la testa al suo bambino.

Sto generalizzando, mi dite?
Me ne rendo conto. A generalizzazioni si può rispondere soltanto con generalizzazioni. E, quando lo subirete di persona (o se l'avete già subito), vi accorgerete che rispondere o provare domande e fatti assolutamente idioti, imbecilli e senza senso, è molto, molto difficile.

(Un esempio: quando nel Medioevo bruciavano le streghe, dicevano a quelle poveracce: "Dimostrami che non sei una strega". Cavolo, è ovvio che non erano streghe, come facevano a provarlo!?!)

L'Heavy Metal è il "gruppo", "l'insieme" in cui si trovano tutti i subgeneri vari, tra cui tutti i suddetti. L'Heavy Metal "puro" è quanto di più vicino al Rock esista. Ma il Rock vero, non il "Rock" di chi oggi va in giro a dire "faccio Rock". E non faccio nomi perché qualcuno se ne risentirebbe. Il Metal è la musica per cui lo stile conta, stile di testi, di suono, di abilità nel suonare! E' il vero discendente del Rock!

Ad alcuni piace Avril Lavigne, e la definiscono "Punk". Non sanno forse che Punk e Heavy Metal sono nati da una stessa culla? Basterebbe un po' di cultura, a volte.

I Rhapsody, i Nightwish, gli Elvenking, sono gruppi metal. E se provate ad ascoltarli, sentirete flauti, violini. Questo perché suonano un genere detto Symphonic. Voci lisce, quasi angeliche, testi che addirittura alcuni considerano veramente vergognosi per la loro semplicità ed epicità.

Certi gruppi "metal" si ispirano volutamente alla musica classica, e poi ormai si catalogano ugualmente come "metal", perché il metal non è "essere satanici" o "voler male alla gente", abbiamo già visto come ESISTANO gruppi così, e sono pochissimi, ma NON PER QUESTO tutti i gruppi devono assomigliarsi.

Il Metal è esprimere rabbia, dice quell'articolo. Generalizzazione fantastica. No, il metal non è solo rabbia. Ovviamente direi il falso se dicessi il contrario.
Il Metal è anche rabbia perché il Metal è introspezione. Il Metal è andare a vedere i problemi che sono un po' più in là delle solite canzonette d'amore, di qua e di là, a uso e costume di ragazzine problematiche.

Il metal è introspezione, è dubbi, è dolore, è riflessione più profonda di quanto un "UNZ UNZ" da discoteca possa fare, è protesta, e qui sta la similitudine con il Punk... con suoni più o meno duri, ce n'è per tutti i gusti.

Ma, ancora, non è soltanto questo!
Ballate, violini, flauti, chitarre acustiche e tastiere leggere. Esistono canzoni d'amore anche nel Metal, come esistono dolci melodie che affrontano il tema della morte quando se ne è investiti, come esistono temi e musiche tranquille e rilassanti.

Nessuno può fare l'arrabbiato per sempre...

Insomma...
Chiudo la parentesi e volgo al termine questo exploit...
Non si desume l'intelligenza dalla musica che uno ascolta. La musica rispecchia il carattere, non certo l'intelligenza, o il Q.I.

Ma, secondo me, è qui sta la differenza a cui l'articolo mi ha fatto arrivare, dipende più che tutto da come il soggetto vive la musica.

Per molti è solo una forma d'intrattenimento, un qualcosa di sottofondo (una mia amica una volta disse: "Amo la musica perché è la colonna sonora della mia vita". Pittoresco, ma non del tutto giusto, secondo me).

Per altri, è un vero e proprio piacere e una deliberata scelta di godere di un certo tipo di arte. Cioè, ad alcuni basta avere qualcosa di UNZ UNZ di sottofondo per saltare in discoteca, poco importa cosa sia... ma se io voglio sentirmi And Then There Was Silence dei Blind Guardian è perché voglio deliberatamente farmi un viaggio musicale di un quarto d'ora e godere delle emozioni che mi dà quella canzone.

Io paragonerei i discotecari a quelli che vanno a puttane (basta poco per divertirsi), e i metallari a quelli fidanzati/sposati che cercano volutamente il piacere con una sola persona che sanno sia la sola che possa far provare loro certe emozioni.

E in fondo sono contento di essere riuscito a tirare fuori queste affermazioni. Mi piacciono, e sono convinto che sia quello che penso.

Quanto poi l'articolo dice sulla vita sociale è pura spazzatura...
Io ascolto metal (non solo, ok, ma l'ascolto), e non significa che sia il classico occhialuto brufoloso di cui parla, non vado in discoteca a palparmi le prime due baldracche che capitano, ma non significa che non abbia i miei amici con cui rido e mi diverto.

E poi non è che chi ascolta Metal è segnato a vita... marò...
Io ascolto metal e ascolto il Rock vero, quello dei Jethro Tull, dei Deep Purple, dei Queen, dei Marillion, degli Who e dei Led Zeppelin, ascolto il Prog Rock Italiano, quello del Banco del Mutuo Soccorso e della Premiata Forneria Marconi, ascolto il Prog Rock dei King Crimson, degli Yes, ascolto lo Psychedelic Rock dei Pink Floyd, ascolto l'Hard Rock di Ronnie James Dio (anche se alcuni lo definiscono Heavy Metal, è probabilmente è così, ma la linea di divisione tra questi due generi è sottile), il Folk puro dei Blackmore's Night (dei primi album, quantomeno), il Classico dei Carmina Burana, il Celtico di Enya, per non parlare del mio amore sfrenato per le colonne sonore di Ennio Morricone, John Williams, Howard Shore e tanti altri...

E nonostante tutto, continuo ad essere marchiato come un satanico di cui non fidarsi, da alcuni.
Mah!
Forse è vero che i metallari sono una razza superiore!
Ma di questo ne ero già convinto, in fondo!

Come insegnano i bravi Skyclad, meglio passare per cattivi che essere la moda della settimana!

DISCLAIMER:
Mi scuso con chiunque dovrei aver offeso per gusti musicali, qualunque mia affermazione, critica e/o giudizio è solo basata su fatti di esperienza pratica di vita reale.

Si noti che il suddetto è fortemente ironico.

Penso che la musica sia la cosa più soggettiva del mondo. E i gusti sono gusti. Ma è anche vero che se ci incagliamo sempre in questa cosa, allora non si potrebbe discutere di niente!

giovedì 15 marzo 2007

Rispetto e savoir-faire

Frase del giorno:
"You've got desire, so let it out! You've got the power, stand up and shout!"
(Ronnie James Dio, Stand Up And Shout)

Non è un periodo di cui mi lamento, anzi, è molto particolare.
Mi sento molto emotivamente vivo. Anche se in due modi diversi.
No, non sono "spaccato", sono due parti che convivono.
Una parte è molto più dolce e aperta, vogliosa di aprirsi e di stare con quelli a cui voglio bene. L'altra parte è decisamente più su di giri, incavolata per altre cose e più decisa a starsene ben bene da sola a esprimere il suo furore.

Ultimamente sto ascoltando moltissimo Dio. Recente scoperta musicale che rispecchia il mio stato d'animo. Molto profondo e piacevole, ma anche con esplosioni che non sono nulla di violento ma che ti fanno veramente percepire una certa forza. Grande cantautore, senz'altro. E spero di poterlo andare a vedere il 3 Giugno!

Stavo ripensando anche a quanto scritto due posts fa riguardo alle donne...
Ci ho messo molta ironia, sì, ma c'era anche un po' di verità.
Mi sono anche detto, "beh, in realtà non è vero però che tutte le ragazze mi condizionano".
No, infatti.

Sono 3-4, al massimo, a farlo. E mi sono chiesto il perché: la risposta non mi è piaciuta troppo.
Penso che ogni volta che parlo con una persona, a prescindere, poniamo in questo caso una ragazza, c'è sempre una piccola parte del mio subconscio che la cataloga, e pensa:

"OK. Questa per te non vale molto. Puoi trattarla male tranquillamente."
"OK. Questa ti è simpatica, ma niente di che, tranquillo."
"OK. Questa è carina e ci sta provando con te, tienila a distanza, non sei interessato."

Con tutti questi risultati, riesco ad essere più tranquillo, e non è che tratto benissimo le ragazze, anzi, ci faccio battute un po' pesanti a volte... ma curiosamente loro finiscono sempre per ridere e per l'apprezzarmi.

Quando invece il mio subconscio pensa:

"Argh. A questa vuoi bene... e non vuoi offenderla..."

Poi non so bene comportarmi, ed è lì che ne esco veramente snaturato.
Curiosamente, poi, forse risulto un miscuglio confuso di robacce a chi tengo di più, e un ragazzo pungente e sveglio a chi tutto sommato non è così importante per me.

Specifichiamo, vecchio mio (sì, sono schizofrenico e parlo da solo), non è che non so come comportarmi con chi voglio bene. Semplicemente all'inizio, prima di sciogliermi, evito quelle battutine che da una parte sì possono dare un po' fastidio ai bersagli, ma che dall'altra servono anche a mettermi a mio agio.

Bah. Speriamo di darci una svegliata.

Ieri ho rievocato i bellissimi momenti di quest'estate al Cormoran con un mitico membro della Triade, il buon vecchio Mattia. Peccato che sia juventino, il ragazzo.
E abbiamo ripensato a tutte le cose troppo divertenti che abbiamo vissuto insieme.

La Triade, formata da me, che ero Moggi, William, che era Giraudo, e Bettega, che era appunto Mattia... a cui poi si è unito GiacOMINO nel ruolo di Fabio Capello...

Il Cormorano, ovvero Dylan, un ragazzino di 6 anni con una voglia sul naso che dalla voce ricorda Topo Gigio, che era diventato il nostro idolo...

Gli annegamenti vari in piscina e al mare, su Carlotta, su Elena, su Giorgia, su Rachele. I diversi stili con cui le annegavamo, noi della Triade, con le Mosse del Cormorano o la peggiore di tutte, la Mossa Letale della Triade (Elena e Carlotta se la ricorderanno per molto tempo)...

Le partite a calcetto...

Le storie inventate da me raccontate sulla Piattaforma (con Bettega che ogni volta esclamava che basta, doveva "pisciare dal ridere", in una espressione troppo juventina per i miei gusti) di Cappuccetto Sozzo...

I Blues Brothers, il Calcio balilla, il Beach Volley la mattina da mezzi addormentati...

Più ci ripenso, più quel gruppo mi piace da morire.

Era divertentissimo ed era bellissimo, che qualunque cosa facessimo, dalla più stupida (quel nascondino all'una di notte è una cosa scandalosa dai) alla più seria, non avevamo bisogno di parlarne o metterci d'accordo, comunque andasse stavamo insieme, ci divertivamo e ci trovavamo bene, non ci trovavamo stupidi (cioè, io mi sentivo un cretino durante il nascondino, ma mi divertivo anche come un ragazzino di 6 anni), facevamo tutto per ridere, e quando era il momento di essere seri eravamo seri, quando si poteva scherzare, scherzavamo, senza bisogno di darci segnali, lo sapevamo capire e basta.

Un bellissimo gruppo. Con cui spero di rimanere in contatto per tanto tempo, specialmente con alcune persone. Con la Triade tutta, ovviamente, più Capello, ma anche con Carlotta (a parte quando cerca di farmi baciare con Aurora), con Oscar la Piovra, con Aurora, con Alice, con Giorgia (anche se è stata la causa della ripresa dei miei mali al ginocchio), con Rachele... e con Elena. Cavolo quanto mi manca Elena, a non sentirla più come prima! Ma il pensiero che sia con un ragazzo a lei vicino, felice, mi fa stare bene.

Ahhh, bei tempi. Per non parlare dei Mondiali. Ho vissuto con loro la semifinale e la finale, e non credo avrei mai trovato una compagnia migliore. L'aria era rovente, in senso metaforico e lato. Maxischermo, tante altre persone intorno a noi, ma noi in prima fila, perché ovviamente ci eravamo dati appuntamento alla porta un'ora prima della partita.

Semifinale e finale, stesse posizioni per portarci fortuna, aggrappati alle nostre sedie. Tutti che soffrivano come disperati, io che mi lanciavo a terra e urlavo braccia al cielo ed Elena che si divorava le unghie con occhi sgranati (e per lei questo è essere sconvolti a massimi livelli, considerando anche che si parla di una partita di calcio).

E al gol di Grosso contro la Germania credo di ricordare, nel delirio, di aver preso in braccio Nicolò e averlo lanciato in aria, di essermi abbracciato con Mattia e William, e poi boh...

E durante i rigori con la Francia, c'era chi se n'era andato perché non poteva guardare, mentre noi, masochisti al massimo, tutti a terra a 1 metro dal Maxischermo, uno sopra l'altro, a stringerci le mani...

Tralasciando le cose innominabili che abbiamo urlato a Zidane.

E le follie che abbiamo dovuto fare per scommessa una volta essere diventati Campioni del Mondo.

Per rivedere tutti dovrò aspettare solo qualche mese, ma di mezzo ci sarà quella porca maturità. Bah, al rogo!

Ecco una prova del fatto che l'ispirazione vien scrivendo. Ero venuto qui con l'idea di scrivere solo due righe, e invece...

Beh, "Scream for me, Brazil!"

mercoledì 14 marzo 2007

Stranieri e domande

Artist: Ronnie James Dio.
Title: Don't Talk To Strangers.
Album: Holy Diver.

DioDon't Talk to Strangers

Don't talk to strangers,
'Cause they're only there do to you harm
Don't write in starlight,
'Cause the words may come out real
Don't hide in doorways,
You may find the key that opens up your soul
Don't go to heaven,
'Cause it's really only hell
Don't smell the flowers,
They're an evil drug to make you lose your mind
Don't dream of women,
'Cause they'll only bring you down

Hey you,
You know me, you've touched me,
I am real

I'm forever the one who lets you look and see
Can you feel me?

I'm danger
I'm the stranger
And... I
I'm darkness
I'm anger
I am pain
I am the master
The evil song you sing inside your brain
Drive you insane
Don't talk

Don't let them inside your mind, yeah
Run away, run away, go!
No, no, don't let them in your mind, touch your soul

Don't dance in darkness,
You may stumble and you're sure to fall
Don't write in starlight,
'Cause the words may come out real
Don't talk to strangers,
'Cause they're only there to make you sad
Don't dream of women,
'Cause they'll only bring you down

Yeah
Run, run, run, run away

Questa è solo per me stesso.

giovedì 1 marzo 2007

Sensi e controsensi

Frase del giorno:
"Non bisogna mai contraddire una donna. Basta aspettare, lo farà da sola."
(Humphrey Bogart)

Avevo scritto che avrei voluto e che mi avrebbe fatto bene fare un post smancerioso. Ebbene, non lo farò neanche adesso, però ho pensato davvero tanto a questa mistica figura della donna.
La donna, tanto per cominciare, è quella figura che fa felici gli uomini di essere tali.
Personalmente, troverei raccapricciante poter stare tanto tempo a chiacchierare di pettegolezzi, o dover stare ore e ore davanti ad uno specchio a sistemarmi il trucco, o dover avere un mal di pancia fisso mensile, eccetera, eccetera.

Oltretutto, parliamoci francamente, noi maschietti stiamo sempre a lamentarci che nessuno ci fila, ma quantomeno i ragazzi bruttini qualche chance ce l'hanno, con senso dell'umorismo e contando MOLTO sulla sensibilità delle ragazze.

Le ragazze brutte sono scartate nel 90% dei casi a prescindere!

Purtroppo, però, nonostante sulla carta le ragazze partano così sfavorite, dominano sui ragazzi in tutto e per tutto. Maledizione! La cosa non sarebbe così pesante se avessimo qualche altro sesso su cui rifarci, ma esistono solo questi due, maschi e femmine!

E' qualcosa di inevitabile, come il destino. Anche la ragazza più brutta ha un ascendente positivo su di noi, c'è poco da fare. Ti comandano a bacchetta. Senti che dipendi da loro. Perdi naturalezza!

Che poi è tutta una fregatura.
Le ragazze, dico. Sono una grossissima fregatura.
Se dai loro troppe attenzioni, dicono che sei uno che scoccia, e ti fregano.
Se dai loro troppe poche attenzioni, dicono che per te non contano niente, e ti fregano.
Comincio a pensare che la cosa migliore da fare con loro sia tipo mollarle in un'isola deserta senza cibo e senza bibite per tre giorni e poi tornare a riprenderle. Voglio vedere se non vorranno attenzioni, allora!

E penso che sia nella nostra disgraziata natura farci fregare sempre dalle ragazze, non c'è scampo. Noi vogliamo loro, loro sembrano volere noi, ma per qualche strano motivo non vogliono ammetterlo subito, prima vogliono farci soffrire, in modo da demoralizzarci e abbatterci, o per poi darci il colpo di grazia apparendo come amazzoni immortali o per poi farci generosamente rialzare da sante quali non sono facendoci sentire come dei fessi perché siamo stati tanto male per niente.

Ah, ma io ho trovato il significato di tutto questo. E ho scoperto che alla stessa conclusione era arrivato un altro tizio prima di me, un certo Friederich Nietzsche, e cioè che niente di tutto questo ha senso.

Punto.

Quindi, ragazze... un consiglio da chi c'è passato (cavolo, quella li), non fatevi tanti problemi e apritevi. Per favore, è meglio per tutti! Sigh.

Che dire, questi giorni sono stati veramente spassosi. Venerdì a karate mi si è ribloccato il ginocchio, e il tipo che me l'ha sbloccato al pronto soccorso ha fatto "ANCORA NON TI SEI OPERATO? E COSA ASPETTI?", fortunatamente il giorno dopo sono riuscito lo stesso a fare l'uscita, munito di ginocchiera e soprattutto di potente cilindrata del Gallo che mi ha condotto all'arrivo mentre altri scarpinavano. Alla faccia loro! Bravo Pat, almeno abbiamo visto che sai quantomeno scrivere.

Tornato a casa domenica, avevo da studiare 4 capitoli di storia. Ovviamente ero stanco, ma non eccessivamente. Ne leggo due, poi metto la sveglia alle 5 per la mattina dopo e leggo gli altri due, quindi a scuola per il compito.
Miracolosamente, per qualche ingegno divino, sapevo le risposte a tutte le domande. Boh?

Poi mi sono fatto Pascoli per il compito di Martedì, quando poi ci hanno detto che anche Mercoledì avremmo fatto un tema su una sua poesia da analizzare sul momento. Mh, ok!

E sempre Mercoledì mi informano che Giovedì dovevo andare in Greco per salvare il deretano ad altri due che avevano altre interrogazioni quel giorno.

Morale: è da un bel po' di tempo che studio fino a sera. Una bella seccatura. Oggi è il primo giorno per cui non ho incombenze per domani. Wow!

Ci sono stati poi sviluppi interessanti sul fronte tesina, che fino adesso era stato abbastanza demoralizzante. Non volendo partire da un concetto, ma da qualcosa di pratico, nella fattispecie un libro letto che mi piacesse, con l'aiuto del Prof. Nano, Fazzi, abbiamo deciso che la tesina si chiamerà "Umano e Disumano", volutamente inquietante. Vorrò partire da alcuni racconti di Howard Philip Lovecraft, scrittore molto psicologico. A questo punto ho scelto anche i racconti, ma devo vedere con cosa collegarla!
Matematica? Sì, quella è già disumana di suo, mi basterebbe solo citarla!
Mmm, Filosofia, Nietzsche e il Superuomo? Troppo scontato.
Storia, il Nazismo? No, non nel senso che Hitler è disumano, mica siamo su Italia 1, ma parlerei degli Ebrei che nei campi di concentramento perdevano identità e tutto il resto...
Insomma, è da pensare bene, eh.

Ora, musicalmente mi sto espandendo ancora. Dopo un periodo di rodaggio, sto scoprendo sempre più gli Skyclad. Grande gruppo. Come sonorità di vocals sembrano i Queen, e come suoni di strumenti ricordano i Jethro Tull più folk. E i testi sono grandissimi!

venerdì 23 febbraio 2007

Incombenze e fastidi

Frase del giorno:
"What's a fall if we can't rise?"
(Edguy, Vain Glory Opera)



OK, chiedevo qualcosa che mi occupasse le giornate fino al weekend, ma forse la prossima volta devo stare più attento. Che cavolo!
Me ne stavo tutto bello tranquillo, solo con l'interrogazione di Arte, quando ho scoperto che da studiare c'era un sacco tutto insieme: Realismo, Impressionismo e Post-Impressionismo, quindi Puntinismo, e come artisti Millet, Courbet, Manet, Monet (quantomeno ora non mi confonderò mai più questi due, manco fossero Pixie e Dixie), Degas, Renoire, Cèzanne, Van Gogh e Gaugin... con rispettive opere... che è una caterva di roba. Una caterva molto bella, ok, ma anche le cose belle possono essere tante e pesanti da studiare.

OK, lo ammetto, anche io nel programmarmi studi lunghi non sono precisamente un asso. Volevo cominciare Martedì, ma Martedì ero stanco, Mercoledì mi sono addormentato...
Giovedì a scuola c'era assemblea, e già che ci vado sempre, sono andato a sentire le novità, e visto che era una cosa più patetica del solito (ah, la Iaqua!) me ne sono andato in classe a studiare. E meno male.

Poi tornato a casa e ricominciato subito a studiare fino alle 22 di sera.

E poi... Lunedì c'è un magnifico compito di Storia messoci adesso. E io che 'sto weekend sto fuori con gli scout quando studio 4 capitoli? E il test su Pascoli messoci oggi per Martedì? Al rogo!

Come dice il buon Merlino, è molto utile toccare il fondo, almeno sai che da quel punto puoi solo risalire. Ma allora tutta la storiella dell'essere ottimisti e di cercare sempre qualcosa di positivo nella vita è una scemenza, evviva il Pessimismo!

Ovviamente io sono ben lungi dal toccare il fondo... fossero queste le cose importanti. La firma della Cartacciaccia di Pat sarà molto più divertente di una catastrofe come la Prima Guerra Mondiale.

E a proposito di catastrofi, pure Prodi si è dimesso.

Ormai non voglio parlare più di politica perché mi ci consumo... ho deciso che da oggi dalla politica starò alla larga per un bel po'... cavolo, a 18 anni chi me lo fa fare di rovinarmi la vita così, c'è tempo.

Tanto lodevoli sono quelli che si applicano da subito in politica, per carità, ma ne ho le scatole ultrapiene.

Dico solo che se torniamo allo Psiconano è veramente la fine.

Ma io dico, tutti 'sti discorsi sulla libertà, democrazia, di qua e di là... cosa ce ne frega, in fondo... torniamo alla Monarchia... richiamiamo i Savoia... così nessuno litiga più e basta... e quando l'Imperatore fa il matto, si farà come sempre si è fatto in diecimila anni: lo si ammazza e ne si prende un altro... tanto il peggio che farebbe il nostro vecchiardo di Savoia è andare a far visite sulla Colombo...

Ormai per la generazione in politica ora è veramente la fine. Non ce n'è uno serio... e non sono luoghi comuni, è che non voglio approfondire... ormai mi sa che tocca solo aspettare qualcuno della NOSTRA generazione...

Ehhh, vabbè, taccio.

Oltretutto... l'altroieri mi era anche venuta l'ispirazione per fare un post smancerioso. Per fortuna non l'ho fatto.
No, scherzi a parte, mi ci vorrebbe proprio.

Più tardi, karate.
E domani fuori, dai! Speriamo il ginocchio non faccia strani scherzi.

Chiudo dicendo: W il Prog Rock italiano vecchio stile! W il Banco del Mutuo Soccorso! W la Premiata Forneria Marconi!

lunedì 19 febbraio 2007

Febbri e Tremiti

Frase del giorno:
"Magò!! Ma non avevamo detto 'Niente draghi'?"
"Esatto! Ma avevamo detto forse 'Niente draghi viola'!?"
(Mago Merlino e Maga Magò, La Spada nella Roccia)

In fondo le vecchie cose sono sempre le migliori...
Un po' di nostalgia, nel rivedere un vecchio cartone che... curiosamente so ancora a memoria!
Trovatemi un solo cartone moderno che sia anche solo la metà de La Spada nella Roccia... senza affanni, perché non è possibile e basta.

La febbre mi è finalmente passata, ed è stata molto, molto brutta.
Il primo giorno ho avuto 38.5, e poi la sera 39. Eh, che pizza.
Al secondo giorno, 38 la mattina e 37 la sera, stavo praticamente di nuovo bene, volevo pure andare a scout, ma è stato meglio non andare.
Giorno dopo, il peggiore di tutti. 39 la mattina, 40 la sera.
Serio, ma un male, stavo!
Non so come, ma mi faceva male la schiena a stare sdraiato. Avevo i tremiti dal freddo e volevo altre coperte, e dopo che mi erano passati però improvvisamente sentivo caldo, e allora toglievo le coperte, e allora tornavano i brividi... Bah.
La sera, bottone di Tachipirina 1000, il tachipirinone che danno agli Elefanti penso, e da 40 è scesa a 38.5, e cavolo, ti accorgi quanta differenza sta in un grado e mezzo. Manco avevo bene equilibrio per camminare ma stavo una favola, al confronto.

E dopo questo sempre 38.5 fino a Domenica. Oggi primo giorno totalmente sfebbrato, evvai!

Ora quindi si riprende in carreggiata la dolcissima carriera scolastica. Ah, che gioia! Venerdì devo andare in Arte perché Venerdì scorso non sono andato per febbre. Speriamo la Miceli non sia di cattivo umore, che ad insegnare è molto brava, ma non mi piace come si pone.
Quando è incavolata per affari suoi, ogni tanto fa sfuriate sui disattenti, le partono commentini acidi eccetera.
Figliola, pure noi ogni tanto siamo di cattivo umore, non per questo ci comportiamo male nei confronti della tua persona... mah, mi sembrano cose elementari.

Sono stato tanto a casa, ma non mi sono riposato per niente... cavolo.
Non è che mi ammalo spesso, è che mi becco tutte le influenze per essere un superuomo e non ammalarmi mai... più tardi.

Intanto ci siamo presi un po' di spaventi per la mia povera sorellazza, che non riusciva più a stringere una mano. Potevano essere un sacco di malattie strane, tutte al Sistema Nervoso.
Così è andata a fare le analisi, e per fortuna è sembrata essere una cosa relativamente semplice.
Una vertebra le si è schiacciata su alcuni nervi del Sistema Nervoso periferico, quei nervi della mano che non gliela facevano stringere... tutto qua.
Dovrà stare un po' col collare e a riposo... ma che spavento, Liviè!

Sabato e Domenica, uscita col Clan. Speriamo succeda qualcos'altro, nel frattempo, che mi dia una scintilla di entusiasmo, sennò, giornate grige fino al finesettimana chi le regge...

lunedì 12 febbraio 2007

Coincidenze ed esami

Frase del giorno:
"Iron Maiden can't be fought, Iron Maiden can't be sought!"
(Iron Maiden, Iron Maiden)

Iron MaidenIron Maiden

Ho chiesto, perché ho la maturità quest'anno?
E nessuno mi ha ancora risposto?
Datevi una svegliata, perché risvolti positivi non ne vedo. Devo sgobbare come un somaro. E questo, ok.
Ma, sfiga delle sfighe, come vi avevo annunciato, il 20 Giugno 2007 allo Stadio Olimpico (45000 posti) sarebbero venuti gli Iron Maiden Headliners, con altre bands di supporto come Motorhead (chi?) e Black Sabbath (!!!) e Blind Guardian (!!!!!!!!!!!).
Naturalmente quel giorno stesso, confermato oggi, cominciano gli scritti della maturità.

Quindi, 20 Giugno Tema, 21 Giugno Versione di Latino e 22 Giugno Terza Prova.
Dopo essermi euroautoflagellato per ieri e oggi, mi sono rassegnato a non poter andare.

Mettiamo le cose in chiaro, però.
Ci scrivono romanzi e ci fanno film sulle follie che si fanno "la notte prima degli esami". Io avrei fatto questo: sarei andato ad un concerto immenso, apertura porte stadio alle 12, e 12 ore filate di musica, con i miei preferiti Blind Guardian e gli immortali Iron Maiden.
Cosa si può chiedere di meglio?

Però sarebbe stato rischioso. Molto, molto rischioso.
La maturità viene una volta sola nella vita.
(A meno che non ti boccino)
Ma pure gli Iron Maiden e i Blind Guardian allo Stadio Olimpico vengono una volta sola.

In fondo, a cosa mi serve la maturità classica?
A niente!
Tanto andrò a fare il pizzaiolo. Sì, ci ho pensato molto, ed ecco la mia scelta.
In fondo, seguite il mio ragionamento:
- Non soffri mai la fame.
- Non soffri mai il freddo.
- La mattina dormi quanto ti pare.
- Sei ben pagato.
- Sei ottimamente pagato in Estate.
- Ti capita almeno una cameriera simpatica e carina.

Con la maturità classica che faccio?
Bah.

Però, io stesso sapevo che sarebbe stato rischioso. In più, aggiungiamo gli augusti genitori che (giustamente!) dicono che non è il caso, ecco che l'evento del 2007 salta e sfuma clamorosamente...

Oggi è stata una giornata particolarmente tetra.
La conferma che il 20 Giugno inizia la maturità scritta è solo uno dei piacevoli avvenimenti che mi hanno allietato queste ore.

Prima ora!
Da tempo la Bogliaccino doveva interrogarmi su Kant, Fichte e Schelling (circa un centinaio di pagine, nulla di che) che io ripassavo strenuamente ogni giorno. Oggi mi vuole sentire su Hegel.
Boh, ok, tanto Mercoledì avevamo il compito e avevo ripassato.
Ma non certo bene come se ci fosse stato il compito.
Me la sono cavata con un misero ed elemosinistico "si vede che hai studiato" e nulla di più.

Il brutto è che ormai non posso neanche lanciarle maledizioni dal Necronomicon di Cthulhu e Azathoth. Pure troppo mi ha aiutato ed è stata gentile con me!

Terza ora.
Cominciano le interrogazioni di Arte.
3 dei 6 volontari mancano.
Panico.
Per fortuna la prof si accontenta dei 3, ma chissà perché, sentivo che il quarto sarei stato io.
Le interrogazioni di Arte sono sempre state qualcosa di strano. Siccome la materia mi piace molto, tendo a imparare quello che so per gusti, e non per studio. Ma per questo spesso sottovaluto.
E quando me ne accorgo, mi piglia un nonsoche...
Cavolo, cose così belle non posso rovinarle con una scrausissima interrogazione da 6!

E in quest'ora comincio già a sentirmi male.

A ricreazione, la conferma che gli esami cominciano il 20.
Due ore di greco passate praticamente in coma, brividi per la febbre.
Un'ora di vuoto per educazione fisica, quindi si esce.

Sto a pezzi, mi fa male tutto, ma riesco a camminare... a stento.
Spero che un po' di musica mi tiri su.
Qualcosa di leggero e dolce, Blackmore's Night, Jethro Tull, Sonata Arctica, Rhapsody... ma forse lo psichedelico dei Pink Floyd non mi cullerebbe male...
Ed ecco che dalla tasca esce soltanto l'iPod. Senza cuffie.
Lasciate a casa.

Aspettando l'autobus il cielo da qualche accenno di pioggia.
Avete presente le scene dei film "cos'altro può succedere"? Ecco, stavo così.

Sull'autobus quasi mi addormento. Sto a pezzi. Per fortuna il mitico 445, autobus che passa una volta ogni mezz'ora, passa presto e mi porta a casa.
Il pranzetto del lunedì è tra i miei preferiti.
Alla sola idea di cibo mi viene da vomitare, e lo salto!

Dovevo già andare dal medico per una cosa, a sto punto ci vado pure perché mi sento male.
Devo andare in bagno, come mio solito mi fermo a leggere e mi addormento la.
HAHAHAH. Sì ma forse questo non dovevo scriverlo.

Risvegliato da una nonna allarmata, andiamo, prendiamo medicine, e torniamo.

Ovviamente stasera salta karate. Domani probabilmente dovrò saltare scout.
Altre cose che mi rendono felicissimo.

Uff...

Però, musicalmente mi sto espandendo ancora.
Ero cresciuto a suon di Queen e Beatles, e non vi avevo mai ascoltati pensando che fossero troppo classici. Invece, ehi, provato i Queen e sono grandi! Vediamo se proseguono su questa strada!

Credo che andrò a letto.
Non sono giorni di ammalarsi. Domani c'è il compito di Latino. Mercoledì quello di Filosofia. Sabato quello di Matematica.
Speriamo i prossimi giorni vadano meglio.

martedì 6 febbraio 2007

No e no!

Frase del giorno:
"Heading for the dawn of our way of life, you're welcome to give it your best try. Look me in the eyes, oh, wolver, this ain't your fairytale"
(Sonata Arctica, Ain't Your Fairytale)



No, no, no e no!
Non è vero che sei brutta, non è vero che è ridicolo che scelgano altre per te, cioè, sì, è ridicolo, ma non nel senso che intendi tu, non è vero che tutti a te capitano.
Ahah, beh, quanto a quest'ultima in realtà non ci metterei la mano sul fuoco.
Come dire?

Mi dispiace vederla così. Non capisco come mai sia così. Forse sono veramente tutti ciechi. O sordi. O più probabilmente, sono tutti scemi.

Come vorrei dirle che in realtà c'è qualcuno per cui lei è speciale.
Penso che rovinerei tutto, però.
NoaH, non si può, non ancora.

Però stasera mi sono divertito. :-)

AHHHH.

Troppo romanticismo non va bene. Cominciamo a pianificare date per il futuro.
3 Giugno 2007. Idroscalo di Milano.
Blind Guardian - Black Sabbath - Dream Theater.
Ci DEVO andare.

14 Giugno 2007. Mestre. Heineken Festival.
Iron Maiden.
Ci DEVO andare.

Ma la cosa peggiore di tutte è...

20 Giugno 2007. Roma. Stadio Olimpico.
45000 posti.
Iron Maiden.

Sarà uno spettacolo gigantesco.
E non so quali sono le date della maturità.

Perché gli esami di maturità li ho quest'anno, eh? Qualcuno me lo spiega? Grazie.
Ma a vedere gli Iron Maiden qui a Roma ci vado uguale, frega niente.

lunedì 5 febbraio 2007

Domande e memorie

Frase del giorno: 
"Ma perché devo studiare filosofia? Cosa me ne importa di quello che pensano gli altri?
(Edoardo C.) 

 5 Febbraio 2006-5 Febbraio 2007. 
In certi momenti mi è sembrato molto di più, in altri, molto di meno
Comunque mi sia sembrato, oggi è un anno che Edoardo C. non è più

Non sapevo bene come scrivere la frase qui sopra. Se scrivere "Edoardo non c'è più", "Edoardo è morto", "Edoardo è scomparso"... tutte queste versioni mi sembravano poco... non so, troppo usate, troppo sprecate. Un bel "non è più" può essere molto distaccato, ma in realtà è molto intenso. "L'essere", su questo da un anno penso molto. Il fatto che prima una persona c'era, occupava uno spazio, se tu provavi a camminargli addosso sbattevi, non ci potevi passare attraverso. Ora invece che quella persona non c'è, potresti camminare in quello spazio che prima occupava con molta tranquillità. Non te ne accorgeresti neanche. Chissà quante volte sarei andato a sbattere contro Edoardo, se lui ci fosse stato. Però ora non c'è. Prima c'era. Oggi ci sarebbe stato, ma non c'è. 

 Pensavo che il 5 Febbraio 2006 non me lo sarei mai più dimenticato, come giornata. In parte è così, in effetti. Sicuramente non dimenticherò mai cos'è successo. Ricordo che era una domenica. Pensavo che avrei ricordato quei miei ultimi istanti da ragazzo... non so che parola usare, "normale" no, perché ero anormale già prima (HAHAH), ma di certo prima avevo meno "vita vissuta" sulle spalle... e invece ho scordato tutto quel giorno, prima di una certa ora in poi. Ricordo che era una domenica. Avevo appena finito di guardare una partita della Roma. Neanche mi ricordo se l'abbiamo vinta, persa o pareggiata, quella partita. In effetti, dovrebbe importarmene? Stavo andando in camera mia a prendere il libro di Filosofia, perché ogni Lunedì è quella, la mia croce... quando squilla il telefono. Rispondo, ed è Arianna al telefono. Dal suo tono di voce si capisce che è successo qualcosa. Siccome spesso so che ha voglia di parlare con qualcuno, le chiedo cos'era successo, che poteva dirmi tutto. Ah, quanto sono suonato ironico alle sue orecchie? Tutto sommato, mi è stato detto in maniera molto meno dolorosa che ad altri. Un "Edoardo ha avuto un attacco di diabete ed è morto" non può reggere con altre cose che mi fa male anche solo pensare, e che ovviamente non metterò a scrivere qui tanto per fare romanzo. 

Se c'è una cosa che non sopporto nelle persone, questa è quando si mettono a romanzare le loro vite. Questa è una cosa seria. Eppure mi sembrava proprio di vivere in una storia. Una storia brutta e stupida! Qualcuno è stato avvisato anche via sms, a cui ha risposto "Non si scherza su queste cose, imbecille!

 Mi ricordo benissimo quella stranissima sensazione di formicolio... non so se me la dimenticherò mai, in effetti. Non ricordo cosa ho risposto al telefono ad Arianna, devo aver balbettato qualcosa, qualcosa di molto stupido, come "oddio, no, come?" ma di certo non sarà questo a passare alla storia, ehm. Mi formicolava tutto, soprattutto la testa. Poi mi sono sdraiato sul letto di camera mia, con le persiane solo metà aperte. Entrava poca luce. Il computer era acceso ma era in stop, quindi lampeggiava un pulsante alla base dello schermo, ma lo schermo era nero. E sarò rimasto la una decina di minuti, boh? Mi sono venute in mente in quel momento le cose più assurde. 

Il Lunedì precedente era stato chiamato in Storia, interrogato, e la professoressa gli aveva chiesto l'unico argomento che non sapeva bene. E si era beccato uno di quei voti di cui nessuno è mai soddisfatto, se mira sempre un po' più in alto. Quindi era parecchio seccato. Mercoledì era stato interrogato in Filosofia, perché chiacchierava troppo. Porca miseria, l'unica volta che non aveva ripassato. A fine ora era andato dalla prof a chiedere se il lunedì successivo sarebbe potuto essere interrogato ancora. Ovviamente, certo che poteva. Cosa gliel'avrebbe impedito...? Probabilmente quella Domenica del 5 Febbraio si sarebbe dovuto svegliare presto proprio per studiare filosofia, che avevamo di Lunedì. Giovedì, dopo un difficilissimo compito di matematica che aveva paura d'aver sbagliato, viene interrogato in scienze. Le cose le sapeva, ma era mezzo disperato per il compito di matematica probabilmente andato male. Quando Scienze l'ha chiamato, solita scenetta: "Ecco, mancava solo lei, prof..." dice, da seduto. "Come?" fa quella, che non aveva sentito. "Niente, niente, eccomi!" subito di nuovo sorridente. Era un ragazzo straordinario. Alla lavagna però comincia a pensare a cosa dire alla professoressa, e bisbiglia, "Ecco, però vede, professoressa, io non so un cazz..." "Come?" fa ancora la prof. "Come? Ah, niente, parlavo tra me!" fa lui, e risate generali, che noi avevamo sentito tutto, invece. Ancora avanti nell'interrogazione, gli si chiede dei gruppi sanguigni. Il Gruppo O è quello che può donare a tutti ma riceve solo da altri O. Alla spiegazione lo avevamo chiamato il "Gruppo Generoso". Ma lui non se lo ricordava bene. 
La prof gli va incontro: 
"Allora, il gruppo O dona a tutti ma riceve solo da altri O. Quindi, come si chiama, Gruppo...?" 
"... sfigato?" fa lui, espressione che solo a metà è una presa in giro, perché sapeva scherzare benissimo.

A volte neanche lo capivi se diceva sul serio o per scherzare. Ti lasciava col dubbio. Sempre nella stessa interrogazione, si parla del cuore, e del sangue che dal ventricolo destro viene "pulsato"... e quando lui dice "pulsa" tutti capiamo "puzza" e giù altre risate. Giorni prima, chiacchierando, diceva cosa avrebbe voluto fare nel futuro. 

"Vorrei fare il giornalista, non l'avvocato, se sei avvocato sei tenuto a freno da troppe cose. Però non voglio essere un giornalista qualunque, voglio essere uno di quei giornalisti che anche se non leggi le cose che scrive comunque lo conosci perché è famoso..." 

 Era ambizioso, e aveva ragione di esserlo. Solo che ora quel futuro per lui non potrà venire. Soffriva di diabete. Sabato sera è tornato alle 3 da una festa. La madre l'ha dovuto aspettare alzata perché si era scordato le chiavi. Edoardo è tornato, ha ringraziato, è andato in camera, si è messo tranquillamente il pigiama e si è addormentato. Dimenticando di controllarsi il livello di glicemia... Quella sera, alla festa, ci hanno detto, aveva mangiato poco. Era insulino-dipendente, avrebbe dovuto prendere la sua dose, ma anche mangiare un piatto di pasta sarebbe bastato. Invece è andato a dormire. Non abbiamo mai saputo se è stato questo a portarcelo via. Siamo sinceri... mi sembra difficile che se uno per una volta si dimentica... possa davvero morire così, nella notte. Mi sembra assurdo che una cosa grande e maestosa come la vita si possa troncare per una stupida dimenticanza del genere. La madre non ha voluto che lo... aprissero per fargli l'autopsia

 Ricordo di essermi arrabbiato molto quando ho sentito gente che non lo conosceva dire "Mah, sarà morto di overdose, sarà stato un drogato, avrà bevuto troppo"... no, non lui, mi spiace. Lo avrebbe saputo almeno qualcuno di noi. Doveva in effetti svegliarsi alle 10 per studiare filosofia. Alle 11 la madre non lo aveva ancora visto alzarsi, ma siccome era tornato tardi, l'ha lasciato... dormire. Alle 12 ancora niente. Così è andata in camera sua per svegliarlo e... ha visto

Spero solo che Edo non abbia sofferto. L'unico conforto che posso darmi è questo. Perché? Per cosa? Per come? Dopo questi dieci minuti a letto in cui ho ripensato a tutte queste cose, mi sono mosso per andare sotto scuola dove avrei incontrato altri compagni di classe. Ci saremmo incontrati... per cosa? Non lo sapevamo nemmeno noi. 

Alcuni di noi venivano da casa sua, avevano visto lui e sua madre. E suo padre. E le sue sorelle. Ora mentre scrivo, penso che in realtà per me non è passato davvero un anno. Me l'hanno detto per le 17:30, mi sembra. Sotto scuola abbiamo preso delle lenzuola e con delle bombolette siamo stati fino alle 10 di sera a scrivere "Edo, sarai sempre nei nostri cuori". Facendolo abbiamo pure tagliato i fili del telefono della scuola, ma vabbè! Naturalmente li con noi c'erano i suoi migliori amici. E la sua ragazza, che sta tutt'oggi in classe con noi. Dopo un anno, credo che i suoi migliori amici un po' abbiamo superato. Ma da quel giorno non ho veramente più visto una certa luce negli occhi di lei. Purtroppo non è "romanzare"... 

Io, tutto sommato, ero quello che lo conosceva di meno. 5 mesi, avevo appena cambiato scuola, quasi. C'eravamo salutati con un "Ciao Edo" e basta, ecco le mie ultime parole a lui. Ma in fondo, come puoi immaginarti, a 17 anni, forse nel periodo in cui ti senti più immortale, che un qualcosa che il giorno prima c'è... il giorno dopo non c'è più? Forse puoi immaginarlo per persone lontane. Per persone vecchie. Ma per ragazzi della tua età? Qualche ora prima potevo chiamarlo per chiacchierarci al telefono. Qualche ora dopo non potevo più. Forse lo conoscevo meno degli altri... e per mia fortuna.

Non so se veramente avrei sofferto di più. Non so quanto avrei sofferto di più. Ma lui era comunque diventato un po' il mio modello. Simpatico a tutti, sempre con la battuta pronta, intelligente, bello ma non in maniera sfacciata e antipatica... 

Prima, mi dava sempre fastidio guardare al telegiornale i funerali di persone molto pubblicizzate. Risultava sempre che i morti erano state delle grandissime persone. Umane, dolci, buone, generose, simpatiche, disponibili, amabili. "Insomma, di questo passo risulterà che non esistono più persone cattive sulla Terra e siamo tutti felici e contenti." mi dicevo. E mi sono accorto che sia oggi, dopo un anno, che allora, tutti non abbiamo fatto altro che dire proprio le stesse cose. 

Mi chiedo perché. Forse perché quando una persona se ne va, sono solo i suoi bei ricordi a rimanere. Edoardo aveva idee che non mi piacevano, ma perché dirle? Cosa importano quelle idee, ora? Ma Edoardo era veramente una persona che io ammiravo. Forse non posso fare il paragone e basta... Da quel giorno, sono invecchiato. Ma invecchiato di tanto. Sentire le urla e i pianti di una madre, i singhiozzi di un padre, vedere le lacrime delle sorelle, vedere le nonne sentirsi male al funerale, vedere Agnese ricevere l'anello che aveva messo al dito di Edoardo, sentire i professori, quegli stessi professori che prima vedevi solo come bestie nere assetate di sangue, dire certe cose... sono cose che fanno troppo male, anche a distanza di tanto tempo. 

Purtroppo mi è capitato. Ma devo davvero dire "purtroppo"? Dicono sempre che non bisogna piangere perché una cosa è finita, ma che bisogna rallegrarsi perché quella cosa è successa. Mah. Mi sa molto di "Gianni l'Ottimista", questo proverbio, eh. Forse è vero che Edoardo non avrebbe voluto che ci dispiacessimo così per qualcosa. Era vero, sì, quando qualcuno era triste lui con una battuta lo faceva sempre ridere. Ma un anno fa, solo lacrime è quello che siamo riusciti a dargli. 

In realtà non sono neanche riuscito a versare una lacrima, io. Un anno dopo, esiste un'associazione contro il diabete a suo nome, è stato fatto un torneo fra tante scuole di Roma in suo nome, ne hanno parlato i giornali (sempre perché nella nostra scuola tutto fa notizia...), ci hanno fatto un concerto, è venuto anche Walter Veltroni, sindaco di Roma, a parlarne. A me queste iniziative non sono mai piaciute. Mi sembrava facessero veramente parte del "romanzare" un qualcosa. Ma queste iniziative venivano dai genitori. Possibile che i genitori avessero questo modo di affrontare il dolore? Quello di pubblicizzare l'accaduto in tutti i modi? Non so se è giusto, ma so che io non avrei fatto tutto questo. Forse sono da lodare loro, ma che ci volete fare... In effetti molto di quello che era successo un anno fa me l'ero dimenticato, e scrivere mi ha fatto tornare tutto in mente. A volte basta scavare solo un po' di più per trovare quello che cerchi. 
Beh, è passato un anno, tu eri Laziale e io Romanista, ma lo stesso, questa potevi anche evitarcela. Ciao, Edo!

martedì 30 gennaio 2007

Insegnamenti e lezioni

Frase del giorno:
"I would like you to know, when you see the simple things, to appreciate this life... it's not too late to learn"
(Iron Maiden, Different World)

Iron MaidenDifferent World

Va bene, va bene, c'è modo e modo di porsi ad una situazione. Con calma, per cominciare.
Ma quando le situazioni a cui devi porti si moltiplicano a vista d'occhio, cosa fai?
Moltiplichi pure la calma?
Qualcuno mi insegna come si fa?

Che stress.

Andiamo con ordine.

Ovviamente è solo un modo di dire, perché di ordinato nella mia testa non c'è niente.
Eccheccivoletefare.

Butto fuori questa cosa... sì, ormai sì, sono di nuovo cotto.
Maledizioneeeeeeeh!
E' una cosa bellissima. Non... mi va, né sento importante, scrivere qualcosa a riguardo, i vari perché, le varie sensazioni, i vari brividi, le varie speranze, le probabili delusioni, gli assurdi pensieri e tutto il resto.
Perché, perché...
Non so, penso che forse quello che provo perderebbe un po' della sua magia che vive dentro di me, mentre sogno.
Una cosa posso dirla, però.

Non è come l'altra volta. Sarà che forse i ricordi si offuscano, ma sapevo anche che col passare del tempo si tendeva a ricordare soltanto le parti più belle di un'esperienza passata.
E questa nuova lo stesso mi piace molto di più.

E ho fatto il sogno più dolce della mia vita.

Che ovviamente non racconterò in queste scarne righe... però l'effetto di quel sogno mi ha dato la forza di campare di buon umore per tanto tempo.

Cosa posso dire, a questo punto...
Forse...
"... Fine Venticinquesima puntata".
Nelle Soap funziona sempre.

Purtroppo abbiamo anche dovuto spesso imparare a nostre spese che il mondo non sempre va come vorremmo. A volte ci va male perché perdiamo l'autobus, a volte ci va male perché scoppia il diluvio quando noi siamo senza ombrello, a volte ci va male perché pigliamo un brutto voto a un'interrogazione, e a volte capita molto, molto peggio.

In questi momenti ti accorgi delle vere stranezze della vita, e di quanto siano senza senso certe affermazioni.
C'è chi dice, "La vita è splendida".
C'è chi dice, "La vita è uno schifo".

Parliamoci chiaramente, chi dice anche solo una di queste cose e lo pensa veramente ha capito molto poco, di questa vita che tanto sbraita qua e la. La vita se ne frega di te, con tutte le cose a cui c'ha da badare, figurati se si mette a diventare speciale per te, o si mette a prenderti di mira per certi dispetti...

Però è anche molto più vero di quello che si pensa quel proverbio che dice che "la vita è uno specchio".

Ma ci sono momenti in cui ti sembra veramente vada tutto storto.
Questo è un pensiero per un'allegra zucca vuota il cui nome non si capisce neanche se finisca con la "a" o con la "e".
Lo so, dolce astemia-che-beve-lo-stesso, che è un momento difficile. Ti assicuro che ci sono passato anch'io. Penso sia tra le cose che in assoluto si vorrebbero evitare di più. Nessuno la chiederebbe mai. Però ogni tanto capita. E se queste cose succedono, qualcuno deve per forza soffrirne.

Sono sicuro che ognuno ha un proprio modo di affrontare un dolore come questo. Da parte mia, posso dirti... cerca conforto nei tuoi amici, quando lo vuoi, ma non avere paura di fronteggiare la cosa da sola.
Prima o poi dovrà succedere, non è possibile evitare quel momento.
Quindi stai con chi vuoi, quando te la senti. Ma tieniti sempre un po' di tempo per te stessa.
I problemi che ti porti dentro puoi risolverli solo tu.
Noi, da fuori, possiamo solo darti una piccola mano.

Ocho però che se vieni da me, altro che mano. Ti piglio a sganassoni.

Anche se non lo dico apertamente, ti voglio bene, nana malefica. Passa quando vuoi. Tranne quando sto dormendo. Grazie.

Avrei voluto scrivere qualcos'altro, ma dopo quest'ultimo argomento trattato penso che non me ne importa più un fico secco... Meglio chiudere in bellezza. La Roma ha appena eliminato il Milan dalla Coppa Italia. 3-1. Grandi Mancini, Perrotta e Pizarro. Rigore sbagliato di Totti. Traversa di Panucci. DOMINATO.

"Bye bye, Tokyo, we love you all!"